Cambiano i mutui ipotecari Inps 2024. La grande novità? Viene completamente rivisto il tasso di interesse fisso che va a legarsi al sistema di calcolo loan to value (LTV). Inalterato invece il tasso di interesse variabile. Vediamo cosa cambia per gli attuali mutuatari e per quanti intendono sottoscrivere questo finanziamento.
Cambiano i tassi di interesse dei mutui Inps 2024
I nuovi tassi dei mutui ipotecari Inps 2024 sono stati introdotti con la determinazione Inps numero 89 del 25 maggio di quest’anno. In questa viene indicato il nuovo criterio di calcolo dei tassi che faranno riferimento al loan to value (LTV).
L’LTV non è altro che il rapporto definito tra il valore del finanziamento e quello dell’immobile. Quest’ultimo sarà appurato dall’istituto di previdenza mediante una perizia.
Ecco i nuovi tassi di interesse fissi di riferimento per i mutui Ipotecari Inps 2024:
Durata (fino a) | LTV <= 50% | 50% – 80% | > 80% |
10 anni | 1,15% | 1,33% | 1,73% |
15 anni | 1,51% | 1,69% | 2,20% |
20 anni | 1,65% | 1,83% | 2,38% |
25 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
30 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
Per chi valgono i nuovi tassi? Si tratta di una disposizione che interessa tre situazioni:
- i nuovi mutui e interventi di portabilità dal 1° settembre 2024;
- i mutui ipotecari dal 1° luglio 2024. I mutuatari devono richiedere il cambio di tasso e non possono risultare morosi;
- i mutui ipotecari e la portabilità di questi finanziamenti relativi ai quadrimestri precedenti al 1° luglio 2024 non ancora perfezionati.
Resta disponibile l’opzione del tasso variabile, computato in rapporto all’Euribor a 6 mesi maggiorato di 200 punti.
I beneficiari dei mutui Inpdap
Chi sono i potenziali titolari dei mutui ipotecari Inps 2024? A godere di questa opportunità sono lavoratori (assunti con un contratto a tempo indeterminato) e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Il mutuatario che ha almeno 65 anni è soggetto a una limitazione sulla durata del finanziamento. Non potrà infatti stipulare mutui con durata superiore a 15 anni. In generale il piano di ammortamento del mutuo varia da 10 a 30 anni.
Le finalità dei mutui Inps
Stiamo parlando di un finanziamento pensato per la prima casa. Vi sono diverse finalità in rapporto alle quali vengono definiti gli importi massimi richiedibili.
Vi sono tre eventualità considerate dal Regolamento dell’Istituto di previdenza:
- per l’acquisto o costruzione della prima casa, che non può appartenere alle categorie catastali che definiscono gli immobili di lusso, sono concessi fino a 300mila euro.
- Nel caso invece di opere da eseguire sulla prima casa, il mutuatario può ricevere fino a 150mila euro. La somma non può però eccedere la soglia del 40% del valore dell’abitazione. Tra gli interventi consentiti dal regolamento rileviamo la manutenzione, l’adattamento, l’ampliamento, trasformazione o ristrutturazione.
- L’ultimo scenario preso in considerazione dall’Inps è l’acquisto o costruzione di un box o posto auto. Scopo per il quale sono disponibili fino a 75mila euro. La struttura deve risultare una pertinenza dell’abitazione in possesso del lavoratore o pensionato.
La richiesta dei mutui ipotecari Inps 2024 va inviata all’interno di particolari periodi dell’anno, i primi dieci giorni di gennaio, maggio o settembre.
L’invio deve realizzarsi online utilizzando le funzionalità del sito inps.it. L’utente dovrà eseguire il login e quindi disporre delle credenziali d’accesso, tra queste c’è il Pin Inps. Cos’è? È un codice necessario per l’identificazione dell’utente fornito dall’Istituto.
L’invio della richiesta va curato con grande attenzione poiché la mancanza di tutti gli allegati compromette la validità della domanda.
Le proposte di finanziamento Inps ex Inpdap
Oltre ai mutui ipotecari Inps 2024, l’Istituto fornisce altre linee di credito dedicate a lavoratori e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Quali sono gli altri prodotti disponibili? Se le esigenze non sono di elevata entità economica, è preferibile optare per i Piccoli prestiti Gestione Pubblica.
Questi non implicano alcuna finalità specifica, prevedono un rimborso che va da uno a quattro anni. Il tasso è del 4,25%. Un’altra opportunità da valutare è costituita dai Prestiti pluriennali diretti Gestione Pubblica.
Anche in questo caso abbiamo a che fare con un finanziamento erogato dall’Inps. Il rimborso è su cessione del quinto, la rata non può superare il 20% dello stipendio o della pensione.
La durata è più estesa, cinque o dieci anni, e il tasso è più conveniente: è disposto un Tan del 3,50%. Va però considerato che vi sono particolari vincoli per quanto attiene l’utilizzo.
Le finalità sono definite dal Regolamento Inps e interessano vari contesti: dall’acquisto della prima casa alle spese legate al matrimonio.
Oltre i mutui ipotecari e gli altri prodotti destinati a dipendenti e pensionati pubblici, l’istituto propone linee di credito per altri iscritti.
In modo particolare ricordiamo i finanziamenti pensati per rispondere alle esigenze degli iscritti alla Gestione magistrale, alla Gestione Fondo Poste Italiane e la cessione del quinto per i pensionati Inps.
Assistenza da parte dell’Istituto di previdenza
L’assistenza Inps è disponibile sia presso le sedi territoriali che tramite il Contact Center. Quest’ultimo è fruibile da rete fissa (803 164) e da quella mobile (06 164 164). L’orario di riferimento è 8-20 dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 14 il sabato.