Guida all’offerta mutui Inps Inpdap 2024
Oltre ad occuparsi della previdenza dei propri iscritti, la Gestione ex Inpdap dell’Inps eroga finanziamenti a condizioni agevolate in favore di dipendenti e pensionati pubblici. Tra queste spicca il mutuo Inpdap 2024.
Finanziamenti che consentono di acquistare la casa di residenza o affrontare spese per la manutenzione. Caratterizzati da tassi di interesse e condizioni di rimorso particolarmente vantaggiose, i mutui Inpdap consentono di ottenere fino a 300 mila euro.
I mutui Inpdap sono erogati direttamente dall’Inps tramite un apposito Fondo Credito, la Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Hanno accesso al credito sia i dipendenti che i pensionati pubblici a condizione che siano iscritti da almeno un anno alla suddetta Gestione Unitaria.
Finalità e importi del mutuo Inpdap
Le condizioni dei mutui Inpdap 2024 sono stabilite da un apposito regolamento interno dell’Inps, che fissa sia i requisiti per l’erogazione che le modalità di rimborso. Il nuovo Regolamento Mutui Inpdap, approvato a luglio 2015, ha introdotto la possibilità di richiedere i finanziamenti per le seguenti finalità.
- Acquisto, costruzione, assegnazione da società cooperative in proprietà divisa o completamento su terreno di proprietà di un’abitazione non di lusso destinata a diventare la residenza del richiedente e del suo nucleo familiare.
- Esecuzione di interventi di adattamento, manutenzione, trasformazione, ampliamento o ristrutturazione dell’unico abitazione di proprietà del richiedente. In questi casi l’unità immobiliare deve avere le stesse caratteristiche indicate al punto precedente e deve essere adibita a residenza del richiedente e del suo nucleo familiare.
- Acquisto o costruzione in proprio di un posto auto o di un box auto da utilizzare come pertinenza della casa di proprietà, da cui non deve distare oltre 500 metri. Anche in questo caso l’abitazione deve risultare prima casa e non deve avere caratteristiche di lusso.
La somma finanziabile varia a seconda della finalità del mutuo Inpdap 2024. Quanti richiedono un finanziamento per l’acquisto o la costruzione della casa, o una delle altre finalità indicate al primo punto possono ottenere fino a 300 mila euro.
Più bassi invece i limiti di importo fissati per le altre finalità contemplate dal Regolamento Mutui Inpdap. I mutui per ristrutturazione, manutenzione, trasformazione, ecc. prevedono un importo massimo pari a 150 mila euro. La somma finanziabile non deve però eccedere il 40% del valore dell’immobile oggetto di interventi.
Per l’acquisto o la costruzione di un box o di un posto auto, infine, è possibile ricevere al massimo 75 mila euro.
Piano ammortamento e nuovi tassi 2024
Il rimborso del mutuo può avvenire in 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Fanno eccezione i finanziamenti richiesti da quanti hanno già compiuto i 65 anni di età, ipotesi in cui la durata massima prevista è di 15 anni.
Il piano di ammortamento è alla francese e prevede rate a cadenza semestrale di importo costante. L’entità della rata viene definita in funzione del tasso d’interesse, che può essere fisso o variabile.
Di recente l’Inps ha modificato i tassi di interesse applicati ai mutui ipotecari concessi dalla Gestione Unitaria. Richiedendo un mutuo Inpdap 2024 a tasso fisso avremo un Tan definito con il metodo del loan to value, ossia in relazione alla percentuale di intervento del finanziamento.
Per i mutui a tasso variabile invece abbiamo un Tan pari al valore dell’Euribor 6 mesi (calcolato su 360 giorni) maggiorato di uno spread del 2%. Riportiamo di seguito la tabella in cui sono contenuti i tassi previsti per i finanziamenti a interesse fisso.
TAN in funzione della percentuale di intervento (LTV) | |||
Durata (fino a) | ≤50% | 50% – 80% | > 80% |
10 anni | 1,15% | 1,33% | 1,73% |
15 anni | 1,51% | 1,69% | 2,20% |
20 anni | 1,65% | 1,83% | 2,38% |
25 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
30 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
Richiesta mutui on line
La domanda di mutuo Inpdap 2024 deve essere presentata all’Inps utilizzando l’apposito servizio online dedicato. La richiesta deve essere trasmessa nelle finestre temporali previste dall’ente previdenziale, ossia dal 1° al 10 gennaio, dal 1° al 10 maggio e dal 1° al 10 settembre.