Mutuo Inps acquisto prima casa: i beneficiari
Il mutuo per l’acquisto casa corrisponde al principale impegno economico per le famiglie. Si tratta infatti di un prodotto finanziario con piani di ammortamento pluridecennali, e dalla cui convenienza dipende la sostenibilità del ménage familiare. Dipendenti e pensionati pubblici possono sfruttare una linea di credito a loro riservata, il mutuo Inps acquisto prima casa. Cosa offre questo finanziamento, come ottenerlo e quali i tassi? Scopriamo subito.
Prima di entrare nel merito della convenienza del finanziamento, è necessario chiarire chi sono i beneficiari. Stiamo parlando di lavoratori e pensionati afferenti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali. I beneficiari devono poter contare su un contratto di lavoro a tempo indeterminato. È essenziale inoltre che il lavoratore o il pensionato non sia in possesso di altra casa nel nostro Paese, fatte alcune limitate eccezioni.
Le finalità del mutuo Inps ex Inpdap
L’entità del finanziamento è da porre in rapporto alla finalità considerata. Vi sono tre possibili situazioni. Per acquisto o costruzione dell’abitazione principale non di lusso, la somma massima è pari a 300mila euro.
Per interventi di manutenzione, adattamento trasformazione o ristrutturazione della prima casa dell’iscritto, la somma massima è 150mila euro. Un riferimento in valore assoluto, ma che in ogni caso non può eccedere la soglia del 40% del valore dell’immobile.
L’ultimo scenario prevede l’acquisto o la costruzione di box /posto auto. Una struttura che deve risultare pertinenza dell’abitazione dell’iscritto (distanza massima 500 metri). In questo caso l’importo massimo da rispettare corrisponde a 75mila euro.
Passiamo a un altro aspetto fondamentale per il richiedente: la modalità d’accesso al mutuo. La domanda deve essere inoltrata all’Inps all’interno di specifici periodi dall’anno, stiamo parlando dei primi dieci giorni di gennaio, maggio o settembre. L’invio della richiesta all’Inps deve realizzarsi in forma telematizzata.
Mutuo Inpdap tassi di interesse
Per quanto attiene invece al tasso di interesse, il mutuatario può scegliere tra due soluzioni. Con il mutuo a tasso fisso è applicato il 2,95%, mentre con la scelta del tasso variabile la rata sarà calcolata considerando l’Euribor a 6 mesi maggiorato di 200 punti base.
Il processo di rimborso è strutturato su un periodo variabile, 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Per richiedenti che hanno compiuto 65 anni, la durata massima è pari a 15 anni. Il piano di ammortamento prevede rate semestrali costanti e posticipate.
Il pagamento delle rate si verifica attraverso MAV precompilati, che possono essere scaricati dal portale ufficiale Inps (inps.it) impiegando la sezione “Servizi Online”.