Il pignoramento conto corrente è un’eventualità regolamentata in maniera precisa dalla legge. In generale si può dire che si può parlare di conto corrente pignorato in casi d’insolvenza che si protraggono nel tempo.
Pignoramento del conto corrente bancario: ecco l’iter
Quando si parla di pignoramento conto corrente è necessario inquadrare un iter specifico, che parte con la notifica di un invito a comparire davanti al Giudice. Il suddetto è indirizzato sia al debitore, sia alla banca presso la quale ha aperto il conto corrente.
Molto importante è ricordare che l’istituto di credito è tenuto entro 10 giorni a dichiarare attraverso una raccomandata o una mail l’ammontare delle somme possedute dal debitore.
Fondamentale è anche indicare eventuali crediti vantati dal correntista. Data questa doverosa premessa è possibile ricordare che, una volta notificato il pignoramento, l’istituto di credito presso il quale ha il conto il debitore insolvente è tenuto a vincolare una somma corrispondente al debito non onorato, aumentato del suo 50%.
Per fare un esempio concreto ipotizziamo un debito insoluto di 4.000€. In questo caso la banca del soggetto insolvente deve vincolare sul conto corrente dello stesso una somma pari a 6.000€.
Conto pignorato: ecco cosa non può fare la banca
Chi ha insolvenze pesanti in corso deve informarsi sulle peculiarità tecniche legate al pignoramento conto corrente e ricordare che la banca deve agire tenendo presenti alcuni limiti.
Quali per esempio? Tra i più importanti è possibile ricordare l’impossibilità di vincolare una somma corrispondente al triplo dell’assegno sociale. Questo vale nel caso in cui, dopo la notifica del pignoramento, sul conto corrente del debitore sono presenti somme legate allo stipendio o alla pensione.
Cosa succede, invece, se le suddette vengono accreditate sul conto dopo la notifica di pignoramento? In tali circostanze le somme possono essere vincolate parzialmente. Se la cifra risulta sufficiente a coprire l’ammontare del debito aumentato della sua metà non si procede in alcun modo.
Pignoramento del conto da parte di Equitalia: ecco cosa sapere
Quando si parla di pignoramento conto corrente si inquadra anche l’eventualità di un’azione da parte di Equitalia. Cosa bisogna sapere in questi casi? Che la realtà in questione ha la possibilità d’inviare alla banca un ordine di pagamento relativo a una determinata somma in suo possesso.
All’istituto di credito spetta il compito di concretizzare la richiesta entro 60 giorni. Fondamentale, però, è lasciare a disposizione del debitore correntista una somma minima corrispondente al triplo dell’assegno sociale.
Cosa succede dopo il pignoramento di un conto corrente?
Dopo il pignoramento conto corrente avviene lo sblocco dello stesso. Questo accade anche se la somma vincolata non è risultata sufficiente a coprire l’intero ammontare del debito.
Il creditore viene comunque tutelato dalla legge in quanto, dopo il pignoramento del conto, che non può essere protratto per un tempo indeterminato, può rivolgersi al datore di lavoro per recuperare quanto gli si deve attraverso il pignoramento dello stipendio nel limite del quinto.