Prestiti agevolati per comprare la casa
L’acquisto della casa di residenza è un passo fondamentale nella vita di ognuno. Compravendita che però spesso comporta l’accensione di un finanziamento e, di conseguenza, un impegno che si protrae per anni. La soluzione migliore? Il prestito Inps acquisto prima casa.
Chi intende stipulare un finanziamento per l’acquisto dell’abitazione principale deve considerare diverse variabili (tipo di tasso, capacità di rimborso, requisiti, garanzie, eccetera), anche se l’elemento chiave resta la convenienza.
A tal proposito, l’Inps fornisce numerose tipologie di finanziamenti, tra cui soluzioni pensate per la prima casa in grado di coniugare tassi competitivi e condizioni trasparenti. Ma quali sono gli aspetti contrattuali e i requisiti per ottenere il prestito Inps acquisto prima casa? Passiamo in esame ogni dettaglio.
Dobbiamo anzitutto specificare che i prestiti Inps fanno riferimento a due grandi categorie: i prodotti erogati direttamente e quelli in convezione, ossia i finanziamenti forniti da banche e finanziarie che hanno sottoscritto una convenzione con l’ente previdenziale. Tutti i principali istituti bancari propongono finanziamenti convenzionati Inps.
Piccoli prestiti agevolati per dipendenti e pensionati pubblici
Iniziamo con i prestiti diretti, categoria all’interno della quale troviamo i piccoli prestiti e i prestiti pluriennali diretti. Quanti sono alla ricerca di un prestito Inps acquisto prima casa possono beneficiare di entrambi i prodotti, seppur con modalità differenti.
I piccoli prestiti Inps ex Inpdap rientrano nella categoria dei prestiti personali. Cosa significa? Che la somma concessa può essere utilizzata per far fronte ad esigenze di qualsiasi natura. E il richiedente non è tenuto a giustificare la richiesta di prestito in sede di domanda. Ragione per cui possiamo far rientrare questi prodotti nell’offerta prestito Inps acquisto prima casa. Ma vediamo nel dettaglio le caratteristiche dei finanziamenti.
I piccoli prestiti Inps ex Inpdap consentono di accedere a somme relativamente basse. L’importo finanziabile dipende direttamente dalla busta paga o dalla pensione percepita dal richiedente.
Questi finanziamenti prevedono infatti un importo erogabile che va da un minimo di una mensilità stipendiali o di pensione percepita dal richiedente. La somma massima finanziabile è pari ad otto mensilità medie nette di stipendio o di pensione.
Per quanto riguarda il rimborso, i piccoli prestiti possono durare 12, 24, 26 o 48 mesi. Il tasso d’interesse (Tan) è fisso al 4,25%. La restituzione è a rate mensili di importo costante, che non possono eccedere la quinta parte dello stipendio o della pensione mensile.
Oltre al tasso, i beneficiari dei piccoli prestiti devono farsi carico anche delle spese di amministrazione e del premio per il Fondo Rischi dell’Inps. Le spese amministrative si attestano allo 0,5%. Il premio Fondo Rischi varia in base all’età del richiedente e alla durata del piano di ammortamento del prestito.
I requisiti
Possono chiedere il piccolo prestito Inps ex Inpdap esclusivamente i dipendenti e i pensionati pubblici afferenti alla Gestione Pubblica dell’Inps. Ai fini dell’accesso al credito è fondamentale essere iscritti ad un apposito Fondo Credito dell’Inps, la Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
I finanziamenti pluriennali
Ora che abbiamo visto nel dettaglio i piccoli prestiti, passiamo ai prestiti pluriennali altro prodotto che compone l’offerta prestito Inps acquisto prima casa. A differenza dei piccoli prestiti, quelli pluriennali rientrano nella categoria dei prestiti finalizzati.
Si tratta quindi di linee di credito concesse esclusivamente per far fronte a specifiche necessità. Finalità che devono rientrare tra le casistiche indicate nel Regolamento Prestiti Inps, che può essere consultato direttamente online sul sito dell’ente.
La somma finanziabile varia a seconda della finalità del prestito, come stabilito dal suddetto regolamento. Per fare un esempio, se si richiedere un prestito Inps acquisto prima casa è possibile ottenere somme fino a un massimo di 150 mila euro.
Importo che deve essere rimborsato con un piano di ammortamento decennale. I pagamenti hanno cadenza mensile e le rate hanno importo costante. Il tasso d’interesse (come per tutti i prestiti pluriennali) è fisso al 3,5%.
Ricordiamo che in linea di massima, i prestiti pluriennali Inps ex Inpdap possono durare 5 o 10 anni. La rata mensile non può accedere la quinta parte della busta paga o del cedolino pensione del beneficiario. come per i piccoli prestiti, anche finanziamenti pluriennali prevedono le spese di amministrazione e il premio Fondo Rischi.
Chi può ottenerli
Per quanto riguarda i requisiti da soddisfare, possono ottenere un prestito Inps acquisto prima casa i dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell’Inps.
Ai fini dell’accesso al credito, i dipendenti pubblici devono anche vantare un contratto a tempo indeterminato e almeno quattro anni di anzianità di servizio. richiesto anche un versamento contributivo presso la suddetta Gestione Unitaria pari ad almeno quattro anni.
Tuttavia è necessario precisare che può ottenere un prestito Inps acquisto prima casa decennale anche chi è assunto a tempo determinato. In tal caso il richiedente deve essere titolare di un contratto di lavoro con durata non inferiore a 3 anni. È previsto inoltre l’obbligo di cedere il TFR a garanzia del rimborso.
Come funziona il mutuo ipotecario Inps
Analizzando l’offerta prestito Inps acquisto prima casa troviamo anche i mutui ipotecari. Si tratta di un finanziamento riservato a dipendenti pubblici a tempo indeterminato e pensionati afferenti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali.
Le somme erogate possono raggiungere i 300 mila euro, mentre il piano di rimborso può essere strutturato in 10, 15, 20, 25 o 30 anni. È necessario precisare però che la somma finanziabile varia a seconda del tipo di intervento che si desidera finanziare.
Quali sono gli interventi previsti? Vanno considerati 3 scenari:
- l’acquisto o costruzione della casa di residenza;
- l’esecuzione di opere di manutenzione, adattamento o ristrutturazione della prima casa;
- l’acquisto di un posto auto o box auto.
Nel primo caso, la somma massima finanziabile è pari a 300 mila euro, mentre per gli interventi effettuati sull’immobile il limite per la somma erogabile è fissato a 150 mila euro. Per il box/ posto auto invece è possibile ottenere fino a 75 mila euro.
Tassi di interesse
Per quanto riguarda i tassi di interesse, abbiamo due scenari diversi, a seconda del tipo di tasso. I beneficiari possono infatti scegliere tra fisso e variabile. I tassi vengono stabiliti periodicamente dall’Istituto con determinazione presidenziale.
Con la determinazione n. 89 di 25 maggio 2024 è stato disposto l’adeguamento del tasso di interesse dei mutui a tasso fisso utilizzando il metodo del loan to value (LTV).
Per le domande di mutuo a tasso fisso presentate a partire dal 1° settembre 20107 saranno applicati i seguenti tassi:
Durata (fino a) | <= 50% | 50% – 80% | > 80% |
10 anni | 1,15% | 1,33% | 1,73% |
15 anni | 1,51% | 1,69% | 2,20% |
20 anni | 1,65% | 1,83% | 2,38% |
25 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
30 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
Fino a tale data invece verrà applicato un tasso fisso pari al 2,95%. Diversa invece la questione per i mutui a tasso variabile. Per i quali, con la citata determinazione, il Tan viene confermato pari all’Euribor a 6 mesi maggiorato di 200 punti base. Fa fede il valore del tasso rilevato al 30 giugno o al 31 dicembre del semestre precedente.
Come richiedere il finanziamento
Come presentare la domanda? Per ottenere il finanziamento è necessario rispettare specifiche finestre temporali, durante le quali è possibile inviare la domanda: dal 1° al 10 gennaio, dal 1° al 10 maggio e dal 1° al 10 settembre. Le domande sono inoltrate online grazie alla sezione Servizi al Cittadino del portale ufficiale Inps (inps.it).
Essendo un mutuo rivolto all’acquisto della prima casa è essenziale che il richiedente non sia proprietario di altre abitazioni nel nostro Paese, anche se vi solo alcune eccezioni, come, ad esempio, il possesso di quote di proprietà.
La soddisfazione delle richieste è vincolata alle risorse stanziate dalla Direzione Regionale pertinente. Qualora le domande di accesso al credito ritenute idonee dovessero superare il plafond disponibile, spetterà all’Ufficio Provinciale e Territoriale stilare un graduatoria.
Se avete bisogno di maggiori informazioni suoi mutui Inps, potete consultare il portale mutuoinpdap.org, mentre per gli interventi di surroga (trasferimento a costo zero del proprio mutuo presso un nuovo istituto bancario), il sito di riferimento è surroga-mutuo.org.