Regolamento mutui Inpdap 2015: importi finanziabili
L’Inps ha finalmente pubblicato il nuovo regolamento mutui. Normativa che stabilisce le condizioni per l’erogazione dei finanziamenti agevolati Inps ex Inpdap per l’acquisto della prima casa.
La prestazione è riservata ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti da almeno un anno alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito dell’Inps). Per i richiedenti in attività di servizio è richiesto un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Stando a quanto stabilito dal Regolamento mutui Inpdap 2015, approvato lo scorso 24 luglio, i mutui ipotecari sono concessi con diversi massimali a seconda della finalità di utilizzo del capitale.
Quanti richiedono un finanziamento per acquisto, costruzione in proprio, completamento o ampliamento su terreno di proprietà, o assegnazione da società cooperative in proprietà divisa di un alloggio possono ottenere fino a 300 mila euro.
Ai fini dell’accesso al credito è necessario che l’immobile in questione sia destinato a residenza dell’iscritto e del suo nucleo familiare, e che non rientri tra le abitazioni di lusso ai sensi del DM n. 1072 del 2 agosto 1969.
Dipendenti e pensionati pubblici che richiedono un mutuo per finanziare lavori di manutenzione, adattamento, ampliamento, trasformazione o ristrutturazione della prima casa (di proprietà del richiedente o in comproprietà con il coniuge) possono ottenere somme pari al 40% del valore attribuito all’immobile con la perizia estimativa condotta da un perito incaricato dall’Inps. In ogni caso la somma concessa non può superare i 150 mila euro.
Se invece il mutuo è finalizzato all’acquisto o alla costruzione di un box o di un posto auto la somma massima finanziabile è di 75 mila euro. In tal caso però è fondamentale che il box o posto auto sia utilizzato come pertinenza di una casa non di lusso di proprietà dell’iscritto o in comproprietà con il coniuge, dalla quale non deve distare più di 500 metri.
Regolamento mutui Inpdap 2015: tassi di interesse
L’iscritto può richiedere, allo stesso tasso di interesse, un’ulteriore somma non superiore a 6 mila euro, per le spese relative alla copertura assicurativa facoltativa contro invalidità permanente, inabilità temporanea e perdita involontaria dell’impiego. Fermo restando l’importo massimo finanziabile fissato per la finalità del mutuo.
Il mutuo può essere a tasso fisso o variabile. Nel primo caso si ha un interesse pari al 2,95% per tutta la durata del piano di ammortamento, mentre scegliendo un finanziamento a tasso variabile il tan è pari al valore dell’Euribor 6 mesi, calcolato su 360 giorni, maggiorato di 200 punti base. Fa fede il valore del parametro rilevato il 30 giugno o il 31 dicembre del semestre precedente alla sottoscrizione del contratto.
Regolamento mutui Inpdap 2015: rimborso e presentazione della domanda
Il rimborso del credito avviene con il cosiddetto metodo di calcolo alla francese, ossia con rate semestrali costanti e posticipate. Per la durata del rimborso sono previste le seguenti pezzature: 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Tuttavia per gli iscritti che, alla data di presentazione della domanda, hanno già compiuto il 65esimo anno di età la durata massima richiedibile è di 15 anni.
Il pagamento delle rate di ammortamento avviene tramite MAV precompilati che il mutuatario può richiedere presso la sede Inps competente per territorio. Quanti sono in possesso di codice Pin dispositivo possono scaricare i MAV dall’area riservata del sito inps.it, seguendo il percorso: “Home – Servizi Online – Portale dei Pagamenti – Mutui Gestione Dipendenti pubblici – accesso utente con codice PIN”.
Ricordiamo infine che la richiesta di finanziamento deve essere presentata per via telematizzata, tramite il portale Inps Servizi on line. La domanda, con allegata con tutta la documentazione indicata nel Regolamento mutui Inpdap 2015, può essere inviata esclusivamente dal 1° al 10 dei mesi di gennaio, maggio e settembre di ogni anno.