Il sito inpdap-prestiti.it non è in alcun modo collegato ad INPS ed INPDAP, è solo un blog informativo NON ufficiale dedicato ai dipendenti ed ex dipendenti ora pensionati pubblici.

Spread mutui: guida per risparmiare e scegliere prodotto giusto

Gli spread mutui sono valori che siamo abituati a vedere quando esaminiamo il preventivo di un finanziamento per acquistare o ristrutturare un immobile. Capire cosa sono è fondamentale per valutare la convenienza di un piano di ammortamento e per capire come regolarsi sulla scelta nel breve e nel lungo termine.

Cos’è lo spread del mutuo?

Il principio che regola le peculiarità tecniche degli spread mutui è legato all’ovvia necessità che la banca ha di guadagnare dal denaro che presta ai mutuatari. Gli istituti devono avere un margine di ricavo dalle varie operazioni.

Il suddetto margine è costituito appunto dallo spread, una percentuale che varia a seconda delle caratteristiche del mutuatario (età, professione, tipologia di contratto di lavoro, città di residenza e anzianità lavorativa) e che costituite l’effettivo guadagno della banca sull’intera operazione di finanziamento che è il mutuo.

Spread mutuo banche: altre informazioni importanti

Per inquadrare ulteriormente la questione spread mutui è necessario specificare che il valore in questione rimane invariato per tutta la durata del piano di ammortamento.

Prendendo come esempio il mutuo a tasso fisso, iniziamo con il ricordare che il parametro sulla base del quale viene calcolato il tasso è l’Euribor, ossia l’interesse medio che le maggiori banche europee applicano ai prestiti in denaro che vengono effettuati tra i vari istituti di credito. L’Euribor è la parte variabile del tasso, mentre lo spread quella fissa.

A quanto ammontano gli spread?

Per avere un quadro ancora più chiaro relativo a bisogna capire a quanto ammontano i valori in questione. Lo spread cambia a seconda del grado di rischio del singolo mutuo e, ovviamente, sulla base della politica del singolo istituto di credito.

Con la concorrenza molto agguerrita tra le varie banche, acuita in seguito alla politica del Quantitative Easing della BCE e all’abbassamento dei tassi, è aumentato il numero delle realtà creditizie che hanno deciso di puntare sugli spread in promozione per attirare nuovi clienti.

Spread 2024: ecco cosa succederà l’anno prossimo

Dopo aver dato qualche linea tecnica relativa alle caratteristiche fondamentali degli spread mutui vediamo le principali news che potrebbero concretizzarsi con l’inizio del 2024. Secondo le stime degli analisti, gli istituti di credito sono pronti, già con l’inizio del mese di gennaio, ad aumentare il valore in questione.

Di preciso si parla di rincari compresi tra i 50 e i 60 punti base e di Intesa Sanpaolo in prima linea per quanto riguarda le tempistiche degli aumenti. Gli altri istituti di credito sarebbero pronti a seguire l’esempio in questione.

Si tratterebbe di una decisione di svolta in quanto per la prima volta dall’introduzione dell’Euro – con una sola eccezione risalente al 2008 e all’Euribor al 5,2% in seguito al fallimento di Lehman Brothers – si assisterebbe a un importante incremento del costo dei finanziamenti.