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Decreto mutui: quando può essere pignorata la casa

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto mutui, dando il via libera a maggiori tutele sui mutuatari e portando nuovamente al centro dell’attenzione la questione del pignoramento dell’abitazione.

Novità mutui: dopo quanto tempo si diventa inadempienti?

L’approvazione del decreto mutui, come appena ricordato, ha riportato in primo piano la questione del pignoramento dell’abitazione, che scatta dopo 18 mesi di rate non pagate. Questa non è però l’unica novità introdotta dal decreto, che prevede anche delle misure di tutela nei confronti dei mutuatari a rischio d’insolvenza, oltre nuove clausole sulla trasparenza.

Decreto sui mutui: ecco come sono stati recepiti i pareri parlamentari

Analizzare i dettagli del decreto mutui significa approfondire il modo con cui sono stati recepiti i pareri parlamentari che, già specificato, hanno dedicato molta attenzione alla questione dei mutuatari in stato di bisogno economico.

A tal proposito è bene ricordare che, in seguito all’approvazione del decreto, nei mutui potrà essere inserita una clausola che prevede che, in caso di inadempimento da parte del beneficiario del contratto di mutuo, la possibilità di estinguere il debito trasferendo il bene dato in garanzia, anche se il suo valore risulta inferiore all’ammontare delle rate residue.

Nel caso in cui il valore dell’immobile risulta superiore al debito residuo, il mutuatario ha la facoltà di incassare l’eccedenza.

Clausole decreto sui mutui: altre informazioni importanti

Tra le altre clausole del decreto mutui è presente anche quella che consente al consumatore di dare il proprio consenso al trasferimento della proprietà dell’immobile. Importante è ricordare che in caso di inadempimento l’applicabilità non è retroattiva ma vale solamente per i contratti futuri.

Il mutuatario che progetta di sottoscrivere la clausola in questione deve avvalersi obbligatoriamente dell’assistenza di un consulente specializzato. L’assistenza in questione era inizialmente facoltativa ed è stata introdotta dall’esecutivo recependo le richieste delle commissioni parlamentari.

Intermediari finanziari: arriva il codice di condotta

Tra le altre novità importanti introdotte dal decreto mutui è possibile ricordare la stesura di un codice di condotta finalizzato a regolamentare l’attività di istituti di credito e intermediari finanziari. Il decreto appena approvato dal Consiglio dei Ministri prevede che le realtà in questione debbano attenersi a specifici canoni di comportamento improntati a diligenza, trasparenza e correttezza, con una già ricordata attenzione alle esigenze dei soggetti in difficoltà economiche.

Concludiamo ricordando che tra le innovazioni legate all’approvazione del decreto è possibile includere anche un ruolo per l’OMI – Osservatorio del del Mercato Immobiliare presso l’Agenzia delle Entrate- che avrà il compito di assicurare un controllo statistico sulle dinamiche del mercato, diventando quindi una sorta di misuratore delle tendenze del settore immobiliare che, grazie alle politiche BCE che stanno favorendo i tassi d’interesse, sta vivendo un momento particolarmente positivo pur non potendo parlare ancora dei livelli pre crisi.