Quando si decide di richiedere un finanziamento bisogna fare il punto della situazione su numerosi aspetti. Chiedersi finanziamenti cosa succede in caso di morte di primo acchito può non essere piacevole, ma è bene tenere conto di qualsiasi eventualità avversa quando si progetta l’accesso al credito per cifre consistenti.
Chi rimborsa un prestito in caso di morte del beneficiario?
La domanda finanziamenti cosa succede in caso di morte può avere molte risposte, che cambiano a seconda della tipologia di prodotto. Nel caso del prestito contro cessione del quinto della pensione, per esempio, è bene non preoccuparsi.
L’erogazione di questo finanziamento è infatti subordinata alla sottoscrizione di un contratto assicurativo rischio vita, che tutela sia il beneficiario e i suoi familiari, sia la realtà creditizia.
Assicurazione sul prestito: ecco cosa sapere
Abbiamo fatto cenno ai contratti assicurativi, aprendo un capitolo molto importante in merito a finanziamenti cosa succede in caso di morte. Iniziamo ad approfondire la situazione ricordando che esistono due tipologie di polizze: quelle a copertura del credito (CPI) e quelle accessorie.
Scegliendo una polizza a copertura del credito – Credit Protection Insurance – si tutela la realtà creditizia in caso d’insolvenza da parte del beneficiario del prestito. Qualora la capacità reddituale di chi ha richiesto un prestito dovesse venire meno, con l’assicurazione si provvede al rimborso per un periodo di tempo limitato.
Le polizze accessorie, invece, vengono sottoscritte con l’obiettivo di consentire al cliente di gestire in maniera flessibile il finanziamento, congelando il rimborso o saltando una o più rate. In questi casi è necessario avere alle spalle un determinato numero di mesi di pagamento regolare delle rate.
Assicurazioni sui prestiti: quando sono obbligatorie?
Per capire ancora meglio finanziamenti cosa succede in caso di morte è necessario specificare i casi in cui la sottoscrizione di un contratto assicurativo risulta obbligatoria e quando invece è facoltativa. Per i prestiti contro cessione del quinto della pensione è obbligatoria, mentre è facoltativa nel caso di prestiti personali.
Quando l’assicurazione è obbligatoria è bene controllare il TAEG, voce che raccoglie tutte le spese del prestito compresi gli oneri assicurativi.
Prestiti e morte del beneficiario: un caso particolare
Un caso particolare che è bene analizzare per chiarire in maniera completa finanziamenti cosa succede in caso di morte è quello del piccolo prestito Inps ex Inpdap. Questo prodotto, riservato agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali sia lavoratori sia pensionati, prevede la possibilità di richiedere fino a otto mensilità di stipendio o di pensione (nell’ultimo caso vale il limite del quinto cedibile).
Il piano di ammortamento può andare dai 12 ai 48 mesi e, in caso di morte del beneficiario o di sua sopraggiunta invalidità permanente con impossibilità a svolgere un’attività lavorativa, l’Ente non procede al recupero del debito residuo.