Inpdap prestiti dipendenti statali: i finanziamenti tra cui scegliere
I dipendenti pubblici possono fruire, nella maggior parte dei casi, di uno stipendio fisso, spesso a tempo indeterminato. Per questo sono dei potenziali beneficiari di prestiti a tasso agevolato, come quelli offerti dall’Inpdap, ente ormai confluito nell’Inps. Ma quali sono in dettaglio le linee di credito a disposizione dei dipendenti e come accedervi? Vediamolo insieme.
I prestiti ex Inpdap Inps sono forniti in rapporto alle esigenze del richiedente. Si va dai finanziamenti che hanno una durata annuale ai prestiti pluriennale, la cui durata può raggiungere i 10 anni, senza contare i mutui ipotecari, che hanno piani di ammortamento fino a 30 anni.
Inpdap prestiti dipendenti Piccolo prestito e pluriennale
Il Piccolo prestito permette di conseguire una somma che va da una a un massimo di otto mensilità nette di stipendio o pensione. I beneficiari sono dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
In merito al processo di rimborso, invece, si può scegliere tra 12, 24, 36 o 48 rate mensili, sulle quali gravano: tasso di interesse nominale annuo del 4,25%; spese di amministrazione corrispondenti allo 0,50%; con l’aggiunta del premio fondo rischi (sulla scorta dei criteri definiti dal regolamento Inps).
La liquidità conseguita può essere spesa liberamente dal dipendente, che non è chiamato quindi a presentare alcuna documentazione di spesa e neppure il certificato medico.
Documentazioni previste invece nel caso del Prestito pluriennale diretto, finanziamento che prevede periodi di rimborso quinquennali oppure decennali. La somma che si può realizzare dipendente dal richiedente, nel rispetto sempre del limite di una rata che non può eccedere un quinto di stipendio o pensione.
I beneficiari sono dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Gli iscritti devono disporre di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Nell’eventualità di lavoratori con contratto a tempo determinato non inferiore a tre anni, si può comunque conseguire l’accesso al credito purché il rimborso si realizzi prima dell’estinzione del rapporto di lavoro.
Chi vuole sottoscrivere questo finanziamento deve tenere conto degli oneri associati, ovvero un tasso di interesse nomale corrispondente al 3,50%, cui dobbiamo sommare le spese di amministrazione, che sono pari allo 0,50%, e il premio fondo rischi.
Il cliente è chiamato a restituire il finanziamento solo dal secondo mese successivo a quello di concessione.
La richiesta del prestito pluriennale deve essere inviata online, mediante il servizio Domande web Prestiti Pluriennali. Se avete bisogno di ottenere informazioni sui servizi online e le procedure dell’Inps, vi invitiamo a visitare questo precedente approfondimento