Come funzionano i prestiti su cessione del quinto
I prestiti Inpdap cessione del quinto sono una formula di accesso al credito, concessa a tasso agevolato, rivolta a dipendenti delle pubbliche amministrazioni, enti statali e parapubblici. Possono godere di quest’opportunità anche i pensionati Inpdap.
Il richiedente non è chiamato a presentare alcuna motivazione o dettagli in merito alla finalità del finanziamento, e i tempi di erogazioni sono di solito molto contenuti.
Chi può beneficiare dei prestiti
Il richiedente deve avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni e risultare in possesso di regolare cittadinanza italiana. È preferibile disporre di una assunzione a tempo indeterminato, ma non si tratta di un requisito imprescindibile.
Il rimborso
Se si ha un contratto a tempo determinato, è necessario che la durata globale delle rate non ecceda il limite temporale determinato dalla conclusione del contratto lavorativo. Il processo di rimborso non può superare le 120 mensilità.
La cessione del quinto prevede che la rata non superi un quinto di stipendio o pensione, questo significa che l’entità complessiva del prestito è dipesa dall’ammontare della busta paga o della pensione. La trattenuta della rata dallo stipendio si realizza in modo diretto.
L’erogazione dei prestiti Inpdap cessione del quinto si realizza in due forme, una diretta, che prevede l’erogazione a opera dell’Inps, ente in cui è confluito l’Inpdap dal dicembre 2011, o da banche e finanziarie convenzionate.
I finanziamenti concessi dall’Inps
Ora che abbiamo analizzato i prestiti Inpdap cessione del quinto passiamo ai finanziamenti a condizioni agevolate concessi dalla Gestione ex Inpdap dell’Inps. I prestiti a condizioni agevolate erogati direttamente dall’Inps si dividono in due categorie: piccoli prestiti e prestiti pluriennali. In entrambi i casi si tratta di finanziamenti erogati attraverso un particolare Fondo di credito dell’Inps, la Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Hanno accesso ai prestiti agevolati esclusivamente i dipendenti e i pensionati afferenti alla Gestione Dipendenti Pubblici dell’Inps iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Piccoli prestiti
I piccoli prestiti rientrano nella categoria dei prestiti personali e consentono di accedere a piccole somme da rimborsare con un piano di ammortamento che si estende al massimo per 48 mesi.
È possibile ottenere importi che vanno da una a quattro mensilità medie nette di stipendio o di pensione percepite dal richiedente. Il piano di rimborso può estendersi per 1, 2, 3 o 4 anni e la restituzione del prestito avviene con rate a cadenza mensile.
Nel caso in cui il beneficiario non abbia in corso altre trattenute sullo stipendio o sulla pensione è possibile ottenere anche piccoli prestiti in doppia mensilità. In altre parole, in questo caso è possibile ottenere una somma pari a due mensilità medie nette per ogni anno di durata del finanziamento.
Ma facciamo un esempio. Se un dipendente pubblico con uno stipendio netto di 1000 euro percepisce un piccolo prestito biennale in doppia mensilità, la somma erogata sarà pari a 4000 euro.
In ogni caso il rimborso dei prestiti avviene tramite rate addebitate direttamente sul conto corrente del beneficiario, che nel caso dei pensionati corrisponde a quello su cui viene accreditata la pensione. Per il pensionato, inoltre, la rata mensile non può superare la soglia del quinto cedibile.
Tasso d’interesse e spese
Indipendentemente dalla durata del piano di ammortamento e dalla somma concessa, sull’importo lordo del prestito si applicano:
- un tasso di interesse pari al 4,25%;
- un’aliquota per le spese di amministrazione pari allo 0,50%;
- una quota per il pagamento del premio per il Fondo Rischi Inps.
Quest’ultimo viene definito in base alla fascia di età del beneficiario e alla durata del piano di rimborso. Per conoscere le aliquote fissate per il premio Fondo Rischi Inps è possibile consultare la relativa tabella, presente nell’ultima pagina del Regolamento Prestiti Inps, che può essere consultato direttamente online.
Prestiti pluriennali
I prestiti pluriennali sono linee di credito concesse esclusivamente per far fronte a documentate spese rientranti tra le casistiche previste dal Regolamento Prestiti Inps. I prestiti possono durare 5 o 10 anni e il piano di rimborso è a rate mensili.
Per quanto riguarda la somma finanziabile, questa varia a seconda della ragione per cui si richiede il prestito, come stabilito dal Regolamento Prestiti Inps. Per fare un esempio, se si richiede un prestito per l’acquisto della casa è possibile ottenere fino a 150 mila euro.
Per quanto riguarda il tasso, i prestiti pluriennali prevedono un Tan pari al 3,50%. All’importo lordo della prestazione si applica anche un’aliquota per le spese di amministrazione pari allo 0,50% nonché un premio per il Fondo Rischi dell’Inps.
Chi può ottenerlo
Possono ottenere i prestiti Inpdap cessione del quinto pluriennali esclusivamente i dipendenti e i pensionati pubblici iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Ai fini dell’accesso al credito è necessario poter vantare almeno quattro anni di anzianità di servizio utile ai fini della pensione e minimo quattro anni di contributi versati presso la Gestione Unitaria.
Per ulteriori informazioni sui prestiti Inpdap cessione del quinto e sugli altri finanziamenti a condizioni vantaggiose concessi dall’Inps, vi invitiamo a visitare questo approfondimento dedicato al calcolo rata.