Vantaggi Prestiti Inpdap 2015: quali sono e perché sceglierli
L’adesione alla Gestione unitaria credito e attività sociali dell’Inpdap assicura anche quest’anno agli iscritti l’accesso a prestazioni di carattere creditizio e sociale. Questo fondo è stato istituito nel 1996 ai fini di finanziare attività che si allontanano dal fronte strettamente previdenziale dell’ente. In realtà le prestazioni offerte dall’Inpdap vengono infatti finanziate in parte proprio dalla contribuzione dei lavoratori che versano lo 0,35% della loro retribuzione lorda mediante una trattenuta che sul cedolino prende nome di “ritenuta fondo credito”. Tra le prestazioni di tipo creditizio garantite dall’Inpdap, poi confluito nell’Inps, ci sono i piccoli prestiti rimborsabili in 12, 24, 36 o 48 mesi, i prestiti pluriennali con cessione del quinto erogati direttamente o garantiti dall´Inpdap e i mutui ipotecari edilizi per la prima casa a 10, 15, 20, 25 o 30 anni.
L’erogazione del prestito Inpdap si divide in due categorie: diretta ed indiretta. Si dice erogazione diretta del capitale quando il finanziamento richiesto dal soggetto viene concesso attraverso i fondi dello stesso istituto; l’erogazione indiretta, invece, avviene quando i fondi vengono versati attraverso convenzioni stipulate con banche o finanziarie.
Ad accedere a questa forma di credito, targata Inpdap, possono essere i dipendenti e i pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali con 4 anni di anzianità di servizio e 4 anni di versamento contributivo. Il soggetto richiedente deve possedere un contratto di lavoro a tempo indeterminato, mentre in caso di contratti a tempo determinato, la durata non deve essere inferiore a tre anni. La durata del finanziamento può estendersi da cinque a dieci anni: nel primo caso l’importo va restituito in 60 rate mensili, nel secondo invece in 120 rate mensili.
Vantaggi Prestiti Inpdap: come si compone l’offerta
L’offerta dei prestiti Inpdap comprende sia i piccoli prestiti che i prestiti pluriennali.
- Piccolo prestito: l’importo può essere pari a 1, 2, 3, 4, 6, 8 mensilità del proprio stipendio netto per una durata pari a 1, 2, 3 o 4 anni; non è prevista per questi finanziamenti alcuna documentazione di spesa. Il piccolo prestito garantisce un capitale massimo di 5mila euro con un piano di ammortamento dai 12 ai 48 mesi. È destinato a dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione Unitaria per le prestazioni creditizie e sociali. Per ogni anno del periodo di rimborso, il soggetto richiedente può conseguire una cifra che corrisponda a due mensilità medie nette percepite. Il tasso applicato è del 4,25% e resta fisso per tutta la durata del finanziamento. Inferiori, rispetto ad altri finanziamenti, le spese di amministrazione che sono dello 0,50% rispetto all’importo lordo del finanziamento.
- Prestito pluriennale diretto: questa formula di credito è destinata a dipendenti e pensionati iscritti alla Gestione unitaria per le prestazioni creditizie e sociali. Cessione del quinto con durata di 5 o 10 anni. In questi casi è richiesta la documentazione di spesa.
- Prestito pluriennale garantito: si rivolge agli iscritti alla Gestione unitaria per le prestazioni creditizie e sociali. La cessione del quinto prevede una durata di 5 o 10 anni e l’erogazione proviene da società finanziarie e Istituti di credito convenzionati. Il prestito è assicurato dall’Inpdap contro i seguenti rischi: decesso dell’iscritto prima che sia estinta la cessione; cessazione dal servizio senza diritto a pensione; riduzione dello stipendio del cedente. La documentazione deve essere inoltrata in quattro esemplari all’amministrazione di competenza con allegato il certificato medico di sana e robusta costituzione fisica. La domanda viene poi trasmessa, in un secondo momento, all’istituto di credito che la invierà nuovamente all’amministrazione dopo aver redatto la proposta di contratto riportata sul modello. Sarà poi la stessa amministrazione ad inviare la documentazione del prestito alla sede Inpdap che deciderà se concedere o meno la garanzia dopo aver valutato per bene la pratica. Se il soggetto richiedente ha un’età superiore ai 65 anni, i tassi applicati saranno rispettivamente del 2,00% e del 4,00% (minimo 60 mesi/ massimo 120 mesi). Per quanto riguarda i prestiti quinquennali il tasso è pari all’1,50%, mentre per i finanziamenti decennali equivale al 3,00%.
Qui trovate altre informazioni sui prestiti Inpdap in un articolo di infoprestitisulweb.it