Prestiti a tasso agevolato per pensionati statali e pubblici
Con il Decreto Salva Italia (D.L. 201/11) l’Inpdap è stato soppresso e tutte le prestazioni erogate in favore dei dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione sono diventate di competenza dell’Inps. Per gestire le pratiche ex Inpdap l’istituto ha istituito un apposito ufficio, che prende il nome di Gestione Dipendenti Pubblici.
La gestione dipendenti pubblici si occupa sia di gestire la previdenza degli iscritti ex Inpdap che di erogare i servizi e le prestazioni loro dedicate. Tra queste troviamo prestiti Inpdap pensionati, finanziamenti a tassi di interesse agevolati rivolti a pensionati della pubblica amministrazione. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le linee di credito cui possono accedere i pensionati Inpdap.
I piccoli prestiti
Tra i prestiti Inpdap pensionati troviamo il piccolo prestito, che consente di ottenere finanziamenti su cessione del quinto rimborsabili in 1, 2, 3, o 4 anni. Accessibile solo agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, questo finanziamento prevede l’erogazione di importi definiti in base alla pensione percepita dal richiedente e alla durata del piano di ammortamento.
Per ogni anno di rimborso è, infatti, possibile ottenere una somma pari a due mensilità medie nette percepite dal richiedente, fermo restando il limite della quota cedibile. Nel caso in cui l’iscritto abbia in corso altri finanziamenti su cessione del quinto della pensione, la somma massima erogabile si riduce a una mensilità media netta per ogni anno di ammortamento.
Sull’importo lordo del prestito si applicano un tasso di interesse fisso pari al 4,25%, un’aliquota per le spese di amministrazione dello 0,50% e un premio per il Fondo Rischi Inps, stabilito in base all’età del richiedente e alla durata del rimborso. Poiché rientrano nella categoria dei prestiti personali per ottenere i piccoli prestiti Inpdap non occorre produrre motivazioni né presentare certificati medici.
Prestiti pluriennali
Oltre ai piccoli prestiti i pensionati ex Inpdap possono accedere anche ai prestiti Inpdap pensionati pluriennali, finanziamenti erogati dal fondo credito dell’Inps a fronte di effettive e documentate necessità personali o familiari, rientranti nelle casistiche previste dal regolamento prestiti Inpdap. Per accedere ai prestiti pluriennali è necessario essere iscritti da almeno quattro anni alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
La durata del prestito (che può essere quinquennale o decennale) e l’importo massimo del finanziamento sono definiti in base alla motivazione per cui si richiede il finanziamento. Il rimborso del prestito avviene tramite cessione del quinto dello stipendio e la restituzione ha inizio il secondo mese successivo all’erogazione della somma.
Il tasso di interesse applicato è del 3,50%. E come per i piccoli prestiti, sull’importo lordo dei prestiti pluriennali si applicano un’aliquota per le spese di amministrazione pari allo 0,5% e un premio per il pagamento del Fondo Rischi.
Come richiedere i prestiti
Ma come richiedere i prestiti Inpdap pensionati? I moduli di domanda possono essere scaricati, in formato Pdf, direttamente dal sito ufficiale dell’Inps. Per raggiungere i moduli relativi ai prestiti dedicati ai pensionati è necessario collegarsi con il sito Inps e seguire il percorso: “Prestazioni e Servizi – Tutti i moduli – Gestione Dipendenti Pubblici – Iscritto/Pensionato – Prestazioni creditizie e sociali”.
Sia per i piccoli prestiti che per i prestiti pluriennali, la domanda deve essere trasmessa all’Inps per via telematizzata. Per inoltrare la richiesta, i dipendenti pubblici devono rivolgersi all’Amministrazione di appartenenza, i pensionati invece devono utilizzare l’apposito servizio online.
Per quanto riguarda infine i documenti da allegare alla richiesta, per i piccoli prestiti sono sufficienti un certificato medico e pochi documenti di reddito. Per i prestiti pluriennali invece è necessario allegare tutta la documentazione attestante lo stato di necessità del richiedente. Tali documenti quindi variano a seconda della ragione per cui si richiede il finanziamento.