Approfittando dei Prestiti ex Inpdap per dipendenti pubblici puoi soddisfare tantissime occorrenze personali e relative alla tua famiglia: dall’acquisto dell’abitazione a quello dell’autovettura. Sono linee di credito che godono di TAN vantaggiosi, con varie opportunità di rimborso, la durata va da uno a dieci anni. Ma perché ottenere questi finanziamenti, come vanno richiesti e da chi sono erogati? Scopriamone ogni dettaglio.
Cosa sono e perché i Prestiti ex Inpdap sono finanziamenti convenienti
I prestiti ex Inpdap per dipendenti pubblici sono finanziamenti che fanno riferimento all’Inps. In particolare la struttura competente è la Gestione dipendenti pubblici. Queste opportunità di finanziamento rispondono alle domande degli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (dipendenti pubblici e pensionati).
Si tratta di un’offerta della quale fanno parte sia i prodotti presentati in modo diretto dall’ente previdenziale, sia quelli di banche e finanziarie che operano nel rispetto di condizioni definite in collaborazione con l’Istituto.
I prodotti diretti corrispondono al Piccolo prestito per gli iscritti alla Gestione unitaria e al Prestito pluriennale diretto, mentre il Prestito pluriennale garantito è accordato da istituti di credito convenzionati. Quali sono le loro qualità, come funzionano e quando richiederli? Passiamo ai dettagli.
Tasso del Piccolo prestito ex Inpdap, durata e spese
Il Piccolo prestito è il prodotto più versatile tra i prestiti ex Inpdap per dipendenti pubblici, perché permette tantissimi utilizzi. È quindi la proposta ideale per chi ha bisogno di denaro per compiere varie, piccole spese, magari non programmate.
A caratterizzare il finanziamento è il TAN: il tasso di interesse corrisponde al 4,25%, una percentuale tra le più basse del mercato italiano. Sugli importi, tutto dipende dalla durata del finanziamento e dal valore dello stipendio mensile.
Il Regolamento stabilisce vari percorsi di restituzione del debito: si parte da un rimborso strutturato in 12 mesi, ma può protrarsi fino a 48 mesi.
L’Inps prevede comunque alcuni costi che ricadono sul debitore. Ci sono le spese per la gestione degli aspetti amministrativi (0,50%) e un premio pertinente i rischi relativi alla linea di credito.
Prestiti pluriennali per dipendenti pubblici: TAN della cessione del quinto e le altre caratteristiche
Se l’iscritto preferisce una restituzione del debito distribuita su 60 o 120 mesi, può pensare al Prestito pluriennale diretto. Oltre ad avere una diversa durata, permette di ricevere un TAN più basso rapportato al Piccolo prestito: il tasso è pari al 3,50%.
È soggetto però a particolari vincoli sul fronte degli utilizzi. Questi riguardano necessità di tipo personale e familiare. Riportiamo quindi alcune delle finalità:
- Manutenzione ordinaria della casa di residenza;
- Acquisto veicolo;
- Nascita figli;
- Matrimonio;
- Acquisto della casa di residenza;
- Estinzione anticipata del mutuo.
Il Prestito pluriennale è fornito con un piano di rimborso segnato dalla cessione del quinto.
Il Prestito Pluriennale Garantito, a differenza di altri prestiti ex Inpdap per dipendenti pubblici, è presentato da istituti di credito convenzionati con l’ente previdenziale. Di questi fanno parte le principali banche italiane.
Come il Pluriennale garantito, è un prodotto su cessione del quinto.
La richiesta: come ottenere il finanziamento
La richiesta dei prestiti ex Inpdap per dipendenti pubblici diretti (Piccolo prestito e Pluriennale diretto) avviene via Web. L’utente dovrà usare i servizi del sito inps.it. Per inviare la domanda deve aver ottenuto il PIN Inps. I pensionati possono anche rivolgersi al Contact center e a enti di patronato.