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Dipendenti pubblici malattia, orari e visita medica 2015

Dipendenti pubblici malattia, regole 2015

L’Inps ha disposto nuove norme, entrate in vigore proprio dal 2015, per i controlli condotti dal medico fiscale. È del resto l’Istituto nazionale della previdenza sociale l’ente incaricato ad appurare la condizione di salute del dipendente, sia pubblico che privato, assente dal posto di lavoro per ragioni di malattia. Un controllo che si realizza mediante l’invio, presso la residenza del dipendente, del medico fiscale.

Gli orari nei quali si determinano gli accertamenti sono predefiniti dall’ente previdenziale e variano sulla scorta della categoria cui afferisce il lavoratore. Cominciamo con i dipendenti statali.

Orari visita fiscale dipendenti pubblici malattia

La loro reperibilità dovrebbe essere di 7 giorni su 7, incluse le giornate non lavorative, festivi, prefestivi e weekend. Per quanto attiene invece agli orari, i criteri da rispettare sono: dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00.

Nel corso di questi orari il dipendente statale deve restare nell’abitazione riportata dalla documentazione medica, pronti a ricevere la visita del medico fiscale richiesta dal datore di lavoro o dall’Inps.

Una reperibilità cui sono sollevati quanti risultano assenti per le seguenti ragioni:

  • Malattie che richiedono cure salvavita;
  • Infortuni di lavoro;
  • Patologie documentate e identificate le cause di servizio;
  • Situazioni di menomazione attestata;
  • Gestazione a rischio.

Non sono tenuti a rispettare i vincoli di reperibilità anche i lavoratori che hanno già subito la visita fiscale nell’arco temporale di prognosi definito dal certificato medico.

Visita fiscale dipendenti privati

Passiamo quindi ai dipendenti privati. Come nel caso precedente resta valida la reperibilità 7 giorni su 7, ma variano le fasce orarie di riferimento: dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00.

Restano validi l’onere di rimanere nella propria abitazione e le deroghe che abbiamo rilevato per i dipendenti pubblici. Ma quali norme devono rispettare i medici che conducono le visite fiscali? Il medico è tenuto ad appurare le condizioni fisiche del lavoratore e verificare la patologia indicata dal documento di malattia. Qualora ne rilevi la necessità, potrà estendere la diagnosi di 48 ore oppure modificarla.

Nell’eventualità in cui il lavoratore non sia nell’abitazione e risulti sprovvisto di motivazione, andrà a perdere in modo integrale la retribuzione per i primi dieci giorni di malattia. Per le giornate successive la retribuzione sarà del 50%.

Il lavoratore ha inoltre ha facoltà, entro 15 giorni, di comprovare l’assenza e quindi cercare di evitare le detrazioni previste da regolamento.

Per quanto attiene lo stipendio, questo andrà a diminuire in modo progressivo in base al periodo di malattia:

fino al nono mese di malattia, la retribuzione rimarrà del 100%;
a partire dal decimo mese fino a un anno, nel corso dell’assenza la retribuzione si ridurrà del 10%;

dal 13esimo al 18esimo mese, la retribuzione è dimezzata.