Sulla situazione del mercato immobiliare si è parlato molto. Per rimanere su numeri recenti chiamiamo in causa gli ultimi tre mesi del 2016. In quei 90 giorni, le compravendite di immobili sono cresciute del 19,9% rispetto al medesimo periodo del 2015.
Si tratta di dati Istat, che sottolineano anche come il successo in questione riguardi soprattutto le regioni del Nord.
Investire sulla casa: conviene ancora?
Il mercato immobiliare ha dei buoni numeri nonostante investire sulla casa non convenga più come una volta. Rispetto a qualche anno fa, infatti, sono aumentate le imposte sull’immobile. Come dimenticare poi l’inflazione a zero? Questi fattori assieme rendono la scelta del mattone meno vantaggiosa rispetto ai decenni passati.
Tale quadro, non certo positivo, non ha mosso la casa dell’elenco dei beni importanti per gli italiani. Da ricordare però e che il suo valore con il tempo cambia.
Compravendite di immobili: diamo qualche numero
Per dare qualche altro numero recente sul mercato immobiliare possiamo ricordare che il 92% circa delle compravendite ha riguardato l’ambito residenziale. Nel 7,4% dei casi, invece, l’acquirente si è mosso per finalità economiche.
Lo 0,5% dei nuovi mutuatari, invece, ha comprato a uso speciale e multiproprietà. Il bollettino ISTAT ha permesso di registrare un numero complessivo di 172.301 compravendite notarili. Tra queste circa 158.000 sono da considerare per l’acquisto di unità immobiliari a uso residenziale.
Compravendite immobiliari: come si è distribuita la crescita
Per completare il quadro relativo allo stato del mercato immobiliare negli ultimi mesi è bene ricordare che la crescita delle compravendite si è distribuita in maniera sostanzialmente omogenea nel territorio. Le regioni del Nord – Est, però, staccano il resto d’Italia di qualche punto percentuale.
In seconda posizione si trova il Centro, dove le compravendite di immobili sono cresciute del 17% circa dal 2015 al 2016. Seguono le isole e il Sud. Le nuove case comprate si trovano soprattutto nei piccoli centri di provincia e meno in città.
Numeri mercato immobili: come interpretarli
Quando si ha a che fare con i numeri del mercato immobiliare bisogna anche interpretarli. Per lavorare con coscienza è bene ricordare che questo settore è influenzato da numerose altre variabili.
Tra queste è possibile ricordare l’economia, la politica e i cambiamenti sociali in generale. Dopo gli eventi importanti e sorprendenti del 2016, elezione di Trump e Brexit soprattutto, le cose potrebbero cambiare.
Secondo gli esperti, per i prossimi anni c’è da aspettarsi sì un’inversione di tendenza rispetto alla situazione del 2016, ma non a brevissimo termine.
Con il 2024, contraddistinto da un rialzo timido dei tassi, siamo all’inizio di un percorso che culminerà nel 2024, quando l’Euribor toccherà un valore pari all’1% circa.
Da ricordare è anche il fatto che per il mercato dell’edilizia cambieranno i valori di riferimento. Conteranno infatti molto di più la qualità dei materiali e delle finiture, oltre che l’attenzione all’innovazione.