Qual è il primo requisito che dovrebbe avere ogni finanziamento? Risultare conveniente per il debitore. È con questo approccio che migliaia di consumatori ogni anno si rivolgono al mercato. Esiste un’alternativa al tradizionale circuito bancario ed è costituita dai prestiti Inps lavoratori dipendenti. Perché sono una proposta interessante e cos’hanno da offrire? Scopriamolo valutando tutti i dettagli.
Quali sono e come funzionano i prestiti Inps ex Inpdap
Molti aspetti concorrono a stabilire la validità di un finanziamento. L’Istituto nazionale della previdenza sociale dispone di proposte per molti dei suoi iscritti. Tra le più note ci sono i prestiti ex Inpdap.
Sono i finanziamenti rivolti agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Ogni prodotto definisce differenti requisiti e condizioni contrattuali. Possiamo tuttavia rintracciare gli aspetti distintivi dei finanziamenti:
- Piccolo prestito. Il rimborso si compone di un periodo incluso tra i 12 e i 48 mesi. Non sono previste finalità vincolanti e le somme vanno da una a otto volte lo stipendio. Il TAN è del 4,25%.
- Prestito pluriennale diretto. È un prodotto su cessione del quinto e dispone di due varianti sul piano della durata del rimborso, cinque o dieci anni. Può essere impiegato esclusivamente per le finalità riportate all’interno del regolamento. Il TAN è del 3,50%.
- Prestito pluriennale garantito. Viene proposto da istituti di credito e finanziarie che hanno sancito una partnership con l’ente previdenziale.
Cosa offrono i prestiti per dipendenti Poste Italiane
Un’altra categoria di beneficiari dei prestiti Inps lavoratori dipendenti corrisponde ai lavoratori che fanno riferimento al Gruppo Poste Italiane. Come in precedenza, riportiamo in sintesi le informazioni salienti:
- Piccolo prestito. Viene praticato un TAEG fisso corrispondente al 5%. Anche in questo caso il rimborso va da 12 a 48 mesi.
- Pluriennale diretto. Il TAEG è più conveniente, è disposto infatti il 3,50%, ciò è possibile grazie a un piano di rimborso composto da cinque o dieci anni.
La scelta dei finanziamenti ex ENAM
Degno di nota, nel campo dei prestiti Inps lavoratori dipendenti, è anche il Piccolo prestito Gestione Assistenza Magistrale. È una proposta che viene incontro alle esigenze degli iscritti ex ENAM.
Fornisce importi che non possono risultare maggiori di due volte lo stipendio del beneficiario. Viene accordato solo a condizione che la richiesta risulti coerente con quanto previsto dal Regolamento.
Il processo di restituzione del credito si realizza nell’arco di 24 mesi ed è caratterizzato da rate con cadenza mensile. C’è una trattenuta dell’1%, considerata rispetto alla somma lorda del finanziamento, per la copertura dei costi amministrativi e il fondo di garanzia. In merito invece al tasso annuale viene presentato l’1,50%.