Il sito inpdap-prestiti.it non è in alcun modo collegato ad INPS ed INPDAP, è solo un blog informativo NON ufficiale dedicato ai dipendenti ed ex dipendenti ora pensionati pubblici.

Prestito Inpdap tasso 2015

Prestito Inpdap tasso 2015: finanziamenti diretti e in convenzione

La crisi da una parte, la volontà di realizzare progetti personali dall’altra hanno indotto a un incremento delle richieste di finanziamento. Ma quale prodotto scegliere? La priorità è la sostenibilità della linea di credito, un’esigenza cui rispondono a pieno i finanziamenti ex Inpdap Inps. Prodotti basati su cessione del quinto e che offrono importi fino a 150mila euro. Vediamone le principali caratteristiche, con particolare attenzione ai tassi applicati.

I prestiti ex Inpdap (l’ente previdenziale è stato soppresso, adesso è l’Inps a curarne i servizi) si articolano in due categorie: i finanziamenti diretti, erogati dall’Inps, e quelli indiretti, forniti da banche e finanziarie convenzionate.

Prestito Inpdap tasso 2015: Piccolo prestito e pluriennale diretto

I prestiti diretti, a loro volta, si dividono in due prodotti:

  • Piccolo Prestito: è un finanziamento rivolto a lavoratori e i pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Permette di conseguire liquidità senza fornire alcuna motivazione o documentazione di spesa.

Il piano di rimborso prevede una durata variabile da 12 a 48 mesi, mentre le somme erogate sono da porre in relazione alla capacità retributiva del richiedente. Si va da un minimo di una sino a otto mensilità nette. Per quanto riguarda invece il tasso di interesse, è applicato un Tan del 4,25%. Tra i costi legati al prestito abbiamo oneri amministrativi e premio fondo rischi.

  • Prestito pluriennale diretto: può essere richiesto solo a condizione che le esigenze del beneficiario siano coerenti con le istanze contemplate dal Regolamento Inpdap. È un finanziamento rivolto al medesimo pubblico del Piccolo prestito.

Più estesa la durata, di tipo quinquennale o decennale (60 o 120 rate). Si tratta di un prodotto basato su cessione del quinto, ciò significa che la rata non può eccedere un quinto dell’assegno mensile ed è sottratta in modo automatico dal datore di lavoro o dall’ente previdenziale.

Il beneficiario deve poter contare su almeno quattro anni di anzianità di servizio e altrettanti di contributi versati alla Gestione Unitaria. In caso di dipendente, è preferibile disporre di un contratto a tempo indeterminato.

Anche quanti lavorano con un contratto a tempo determinato possono conseguire il finanziamento, presentando però ulteriori requisiti:

  • il contratto di lavoro deve avere una durata di almeno tre anni;
  • il finanziamento non può eccedere la durata del contratto;
  • il Tfr è ceduto come garanzia di rimborso.

Le richieste devono essere inoltrate entro un anno dall’episodio oggetto del finanziamento.

È applicato un tasso fisso del 3,50%, restano comunque da aggiungere i costi di amministrazione (0,50%) e premio fondo rischi.

Il processo di richiesta si realizza attraverso il servizio online “Domande web Prestiti Pluriennali” del portale Inps (inps.it).

Per ulteriori informazioni sui finanziamenti più convenienti, vi invitiamo a visitare il portale specializzato nei prestiti online onlinefinanziamenti.com