I finanziamenti sono un grande impegno economico e in certi casi il debitore può decidere di portare a termine il piano di rimborso prima dei tempi previsti. Una risorsa preziosa in questo senso è il prestito Inpdap estinzione mutuo, linea di credito che consente l’estinzione anticipata o la riduzione di un mutuo ipotecario. Quali sono le sue caratteristiche, come funziona e come ottenerlo? Passiamo alle informazioni chiave.
Prestiti Inpdap per dipendenti pubblici con cessione del quinto
Il prestito Inpdap estinzione mutuo non corrisponde esattamente a un finanziamento a sé ma a uno degli impieghi ammessi dal Prestito pluriennale diretto.
Il Prestito pluriennale diretto Inps è una formula di finanziamento fornita per dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Proprio come molte altre proposte concepite per lavoratori dipendenti e pensionati, il rimborso è su cessione del quinto. In relazione a stipendio o pensione netti la cessione del quinto prevede una rata non eccedente 1/5.
La rata implica un addebito alla fonte e quindi il beneficiario del finanziamento andrà a sostenere una decurtazione ogni mese dallo stipendio o pensione.
Analizzando invece il fronte della durata identifichiamo due prospettive: un piano di rimborso della durata di cinque anni e un altro da dieci anni. Quanto agli importi vanno tenuti in esame vari vincoli.
Anzitutto la già citata cessione del quinto, che prevede una rata massima ben precisa e definita in relazione allo stipendio mensile, poi vi sono le finalità.
Il Prestito pluriennale diretto, come già accennato, prevede specifiche finalità e alcune di queste determinano delle soglie massime di importo. Entriamo quindi nel merito del prestito Inpdap estinzione mutuo.
Tasso di interesse
Qual è il tasso del prestito Inpdap estinzione mutuo? L’ente prevede la disposizione di un TAN del 3,50%.
Oltre al tasso vi sono altri elementi da considerare: i capitoli di spesa. Vi sono costi di tipo amministrativo per lo 0,50% e premio fondo rischi.
Estinzione mutuo: documenti e importi
Il regolamento redatto dall’Inps prevede “l’estinzione anticipata o riduzione di mutuo ipotecario stipulato, a qualunque titolo, dall’iscritto o dal coniuge”.
La somma del finanziamento è definita in rapporto e fino “all’importo complessivo della somma da versare per l’anticipata estinzione o riduzione del mutuo”.
Il richiedente deve fornire vari allegati, ecco quali:
- titolo di proprietà dell’immobile;
- atto di finanziamento;
- dichiarazione dell’Istituto mutuante attestante l’importo necessario all’anticipata estinzione o alla riduzione del mutuo ipotecario, i dati identificativi dell’immobile sul quale è stata accesa l’ipoteca e a quale titolo è stato concesso il mutuo;
- autocertificazione dello stato di famiglia.
Requisiti e come richiedere il finanziamento
Nell’ambito dei requisiti d’accesso ricordiamo, insieme all’iscrizione alla Gestione unitaria, un contratto lavorativo a tempo indeterminato. Sono richiesti inoltre quattro anni di anzianità di servizio e altrettanti di contributi corrisposti alla Gestione.
Quanti sono assunti con un contratto lavorativo a tempo determinato (durata di almeno tre anni), devono estinguere il finanziamento mentre è attivo il contratto. Sono chiamati inoltre a cedere il TFR.
Se analizziamo invece le procedure per la richiesta, il dipendente dovrà contattare l’amministrazione di riferimento mentre il pensionato dovrà inoltrare la domanda via Web usando il sito ufficiale Inps (inps.it).