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Banca Marche: verso la chiusura l’inchiesta per falso e corruzione

Il nome di Banca Marche è in queste settimane al centro dell’attenzione mediatica per via del decreto Salva Banche e della truffa ai risparmiatori dell’istituto di credito.

Banca Marche news: troppi crediti facili agli imprenditori

Al centro dell’inchiesta che ha coinvolto Banca Marche assieme ad altri istituti di credito ci sono operazioni che hanno portato sul lastrico migliaia di persone tra privati e imprenditori, che si sono visti concedere crediti facili mentre le casse dell’istituto di credito si svuotavano giorno dopo giorno.

Banca Marche notizie: “avevo 50.000€ in obbligazioni e ora ho perso tutto”

“Avevo 50.000€ in obbligazioni subordinate ad altre azioni e ora ho perso tutto”: a usare queste parole è Mario, un imprenditore di Jesi che, parlando con i media, ha raccontato la sua esperienza come creditore di Banca Marche, titolare di una posizione cancellata con il decreto dello scorso 22 novembre.

Secondo quanto affermato dal professionista in questione, per diverso tempo gli obbligazionisti sono stati rassicurati in merito al prossimo risanamento dell’istituto. Solo il 22 novembre scorso Mario e gli altri creditori hanno scoperto che Banca Marche era stata messa in liquidazione coatta.

Banca Marche: 920 i titolari di obbligazioni

Secondo quanto rivelato dal diretto di Nuova Banca Marche, sono 920 i titolari di obbligazioni dell’istituto di credito (197 sono dipendenti della banca). Il valore totale delle obbligazioni è pari a 105 milioni di euro circa e, su queste 920 posizioni, cento sono considerate particolarmente delicate.

In generale la maggior parte degli obbligazionisti aveva meno del 30% del proprio patrimonio totale investito in obbligazioni Banca Marche. Per gli azionisti non è prevista alcuna forma di tutela dal Governo.

Banca Marche ultime notizie: l’appropriazione indebita aggravata tra i reati contestati

L’indagine è partita nel 2013 e, come appena ricordato, è alle sue battute finali. Tra i reati contestati è possibile includere l’appropriazione indebita aggravata, la corruzione tra privati, l’ostacolo all’esercizio della vigilanza e il falso in bilancio.

Secondo gli inquirenti al vertice dell’istituto di credito c’era un gruppo organizzato che si impegnava a nascondere i deficit in bilancio.

Nel pomeriggio del 16 dicembre Federconsumatori ha convocato un’assemblea durante la quale sono intervenuti alcuni degli obbligazionisti che si sono trovati sul lastrico dopo il decreto del 22 novembre. Numerose le storie in campo, come per esempio quella di Raffaele, che ha perso circa 90.000€ in azioni sottoscritte in circa due decenni anche dal padre, cliente quarantennale della Cassa di Risparmio e successivamente di Banca Marche.

Una donna di Ancona ha invece parlato di telefonate da parte del direttore della Banca, effettuate con l’obiettivo di proporre azioni sicure e redditizie non quotate in Borsa e, proprio per questo, sostanzialmente prive di rischio.