Prestiti agevolati per pensionati e dipendenti pubblici
La crisi di questi anni ha reso molto più frequente la richiesta di prestiti. Anche chi lavora nel settore pubblico con un contratto a tempo indeterminato può avere bisogno di accedere al credito. L’offerta Inps ex Inpdap prestiti è un punto di riferimento centrale al proposito.
Il piccolo prestito
Cominciamo ad approfondire la questione Inps ex Inpdap prestiti parlando di un’alternativa che consente di accedere al credito chiedendo quantità di denaro contenute. Si tratta del piccolo prestito, una prestazione economica riservata a tutti i dipendenti e i pensionati iscritti ad un apposito fondo dell’Inps, la Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Rimborsabile attraverso piani di ammortamento della durata compresa tra i 12 e i 48 mesi, il piccolo prestito Inps è caratterizzato da un tasso fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 4,25%. Oltre al tasso d’interesse, sull’importo lordo della prestazione si applicano anche un’aliquota per le spese di amministrazione e una quota per il Fondo Rischi.
Prestiti agevolati per pensionati
Il novero di Inps ex Inpdap prestiti comprende anche un’opzione ad hoc per i titolari di un trattamento pensionistico. Di cosa si tratta? Del prestito contro cessione del quinto dello stipendio.
Questa formula di accesso al credito si concretizza con un contratto che il pensionato ha la possibilità di stipulare autonomamente con un istituto di credito o una società finanziaria a sua scelta.
Per perfezionare il contratto è necessaria la comunicazione di quota cedibile, che viene inviata all’istituto di credito o alla società finanziaria dall’Ente. In caso di pensioni particolarmente basse scatta la salvaguardia del trattamento minimo, il che implica una riduzione della quota cedibile al fine di salvaguardare il trattamento minimo Inps.
Caratteristiche dei prestiti pluriennali
Nell’elenco delle opzioni Inps ex Inpdap prestiti troviamo poi i prestiti pluriennali. Di cosa si tratta? Di prestazioni economiche erogate direttamente dalla Gestione Dipendenti Pubblici dell’Inps tramite la Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Possono accedere ai prestiti pluriennali esclusivamente gli iscritti alla Gestione unitaria che possono vantare quattro anni di versamento contributivo al suddetto Fondo e minimo quattro anni di anzianità di servizio utile ai fini della pensione.
I prestiti pluriennali permettono a dipendenti e pensionati pubblici di far fronte a necessità economiche importanti, come per esempio le spese per il matrimonio (anche per quello di un figlio), gli oneri da sostenere per la ristrutturazione della casa, le spese legali in caso di divorzio, l’acquisto di ausili di natura ortopedica.
Importi e tassi
Questi finanziamenti, rimborsabili in un lasso di tempo compreso tra i 60 e i 120 mesi, prevedono un importo finanziabile variabile a seconda della ragione per cui si richiede il prestito, come stabilito dal Regolamento Prestiti Inps. Tale regolamento può essere consultato e scaricato, in formato Pdf, dal sito ufficiale dell’Inps.
Sono inoltre caratterizzati da un tasso fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 3,50%. Da considerare anche le spese amministrative e il contributo Fondo Rischi che varia sulla base dell’età del beneficiario del prestito.
Le spese amministrative, come per i piccoli prestiti, sono pari allo 0,50% della cifra erogata mentre il premio per il Fondo Rischi dell’Inps varia a seconda della durata del prestito e dell’età del richiedente.
Mutui a condizioni vantaggiose per acquisto casa
L’offerta Inps ex Inpdap prestiti è una globalità che comprende anche opzioni per chi vuole acquistare la prima casa d’abitazione per sé o per un proprio familiare stretto. I piani che consentono questo sono i mutui ipotecari, riservati agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
I mutui ipotecari Inps ex Inpdap permettono di accedere al credito anche per altre finalità, ossia la ristrutturazione di un’unità immobiliare già esistente e la costruzione di un box da considerare come pertinenza dell’unità immobiliare registrata come abitazione principale e da erigere ad almeno 500 metri da essa.
Condizioni dei mutui agevolati
Per quanto riguarda il piano di ammortamento sono previste diverse durate: 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Tuttavia se il richiedente ha già compiuto il 65esimo anno di età, la durata del piano di ammortamento non può eccedere i 15 anni.
Il tasso d’interesse può essere fisso al 2,95% oppure variabile, pari al valore dell’Euribor a 6 mesi, calcolato su 360 giorni, maggiorato di 200 punti base. La somma massima finanziabile, infine, è pari a 300 mila euro.