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Scopri il mutuo Inpdap prima casa. Tassi e importi aggiornati al 2024

Mutui Inps prima casa 2024

Cos’è il mutuo Inpdap prima casa? Il Decreto Salva Italia varato dal Governo Monti (DL 2012/2011, poi convertito nella legge 214/2011) ha disposto la soppressione dell’Inpdap. Il primo gennaio 2012, infatti, l’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica è stato assorbito dall’Inps.

Nonostante la soppressione dell’ente, tutti i servizi rivolti ai dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione rimangono garantiti. Per amministrare le pratiche relative agli iscritti ex Inpdap, l’Inps ha creato un apposito ufficio che prende il nome di Gestione Dipendenti Pubblici (nota anche come Gestione ex Inpdap).

Tra le prestazioni di competenza della Gestione Dipendenti Pubblici troviamo i mutui Inpdap. Linee di credito concesse a tassi di interesse agevolato per l’acquisto di un immobile non di lusso. Immobile che deve essere destinato a diventare la residenza del richiedente. Tuttavia il mutuo Inpdap prima casa può essere richiesto anche per la surroga di finanziamenti sottoscritti con istituti di credito.

I beneficiari

Erogati dalla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali, i mutui Inpdap sono accessibili esclusivamente ai pensionati e ai dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato iscritti al fondo credito dell’Inps da almeno un anno.

Ai fini dell’accesso al credito è necessario inoltre che il richiedente e gli altri membri del suo nucleo familiare non risultino in possesso di nessun altro immobile ad uso abitativo sito nel territorio nazionale.

Fanno tuttavia eccezione alcune particolari ipotesi previste dal regolamento mutuo Inpdap prima casa, quali ad esempio la proprietà di quote immobiliari, o di un immobile assegnato al coniuge separato.

Caratteristiche del finanziamento

I mutui Inpdap possono avere una durata di 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Fanno eccezione i finanziamenti richiesti da quanti hanno già compiuto il 65esimo anno di età. In tal caso infatti la durata massima prevista è pari a 15 euro.

L’importo massimo erogabile è di 300 mila euro. L’importo massimo erogabile però non può comunque superare il valore dell’unità immobiliare oggetto dell’acquisto, come accertato dai tecnici dell’Inps.

Allo stesso modo non è possibile superare il prezzo di acquisto dichiarato nell’atto di compravendita, al netto delle eventuali spese finanziate ai sensi del comma 5 del Regolamento mutui.

Da considerare anche la possibilità di richiedere un ulteriore importo. Somma che può essere utilizzata per far fronte alle spese legate all’eventuale polizza assicurativa sottoscritta a copertura del finanziamento. In tal caso è da considerare un limite massimo di 6 mila euro e le spese assicurative devono essere documentate.

Il piano di ammortamento prevede rate a cadenza semestrale in rate semestrali posticipate e di importo costante. L’importo della rata da corrispondere viene definito in base al tasso d’interesse, che viene fissato dall’Inps.

Il titolare del mutuo ha anche la possibilità di estinguere il finanziamento in qualsiasi momento. Questo ricorrendo ad un pagamento in un’unica soluzione, in caso di estinzione anticipata non è prevista l’applicazione di nessuna penalità.

I tassi 2024

Il tasso di interesse può essere fisso o variabile. I mutui Inpdap a tasso variabile prevedono un tasso definito sul valore dell’Euribor a sei mesi, (rilevato il 30 giugno o il 31 dicembre del semestre precedente alla data di sottoscrizione del contratto) maggiorato di 200 punti base.

Scegliendo un mutuo a tasso fisso invece si ha un interesse calcolato con il sistema loan to value, noto anche come LTV. Metodo che prevede il calcolo del tasso in base al rapporto al valore del mutuo e quello dell’immobile acquistato.

Riportiamo di seguito i nuovi tassi fissi calcolati con il sistema LTV e che verranno applicati ai mutui con interesse fisso richiesti a partire da settembre 2024. Questo in base a quanto stabilito dall’Inps con la determinazione presidenziale n. 89 del 25 maggio 2024.

TAN in funzione della percentuale di intervento (LTV)
Durata (fino a)≤50%50% – 80%>80%
10 anni1,15%1,33%1,73%
15 anni1,51%1,69%2,20%
20 anni1,65%1,83%2,38%
25 anni1,97%2,03%2,65%
30 anni1,97%2,03%2,65%

Indipendentemente dal tipo di tasso applicato, il mutuatario deve farsi carico anche delle spese di amministrazione. Costi che si attestano allo 0,50% dell’importo del mutuo e che vengono trattenuti anticipatamente dall’Inps.

Ricordiamo inoltre che nel corso del mutuo Inpdap prima casa il beneficiario ha la possibilità di modificare il tasso d’interesse. È possibile infatti passare dal un tasso fisso ad uno variabile, e viceversa.

Presentazione della domanda

Come richiedere un mutuo Inpdap prima casa? La domanda di finanziamento può essere inoltrata esclusivamente per via telematizzata e l’invio deve avvenire nelle finestre temporali predisposte. Dal 1 al 10 gennaio, dal 1 al 10 maggio e dal 1 al 10 settembre. Ricordiamo infine che i moduli di domanda devono essere interamente compilati e corredati di tutta la documentazione richiesta, pena il rigetto.

La domanda per la concessione del mutuo deve essere presentata esclusivamente per via web. A tal proposito è necessario utilizzare i servizi online messi a disposizione dall’Inps. I moduli di richiesta possono essere scaricati direttamente online, sul sito inps.it. Nel caso in cui le domande presentate siano maggiori alle risorse disponibili, verrà redatta una graduatoria.

Per quanto attiene i vari documenti da allegare al modulo di domanda è necessario consultare il relativo elenco, presente sul sito Inps. Ovviamente i documenti da presentare variano a seconda che si tratti di un mutuo Inpdap prima casa, di un mutuo surroga o di una linea di credito con altra finalità.

È necessario precisare infatti che i mutui Inps ex Inpdap possono essere richiesti anche per finalità diverse. Nello specifico, il Regolamento Mutui Inps prevede tre tipologie di interventi:

  • l’acquisto della prima casa
  • l’acquisto di un posto auto o di un box auto
  • il finanziamento di opere di ristrutturazione o manutenzione della casa.

Le rate di ammortamento devono essere pagate presso un istituto bancario oppure presso l’ufficio postale utilizzando dei MAV precompilati. Modelli che possono essere scaricati direttamente dal sito ufficiale dell’Inps.

Simulazione mutuo

Sul sito ufficiale dell’Inps è presente anche un servizio di simulazione mutuo online. Servizio che consente al mutuatario di avere un’idea chiara delle spese a cui va incontro. Il funzionamento è molto semplice.

Una volta raggiunto il servizio è sufficiente seguire la procedura guidata e selezionare il tipo di mutuo Inpdap prima casa che si desidera ottenere. La prima scelta che ci viene richiesta è il tipo di tasso, che può essere fisso o variabile.

Dopo di che sarà necessario inserire nel form di calcolo il valore dell’immobile e quello del finanziamento che si desidera ottenere. È necessario poi indicare la durata del mutuo in anni.

Ma facciamo un esempio. Ipotizziamo di voler richiedere un mutuo a tasso fisso con durata trentennale. L’importo che si desidera richiedere è pari a 200 mila euro mentre quello dell’immobile oggetto dell’ipoteca è pari a 250 mila euro.

A queste condizioni la rata semestrale proposta dal simulatore è pari a 4.460,91 euro. Il tasso applicato, in base a quanto stabilito con il sistema LTV, è pari al 2,03% per tutta la durata del piano di ammortamento.

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