Prestiti Inpdap calcolo rata: quali sono i finanziamenti?
Il ricorso al credito è una questione di primaria importanza per le famiglie, basta, in molti casi, un banale imprevisto per far saltare il bilancio familiare. Eppure le possibilità di ottenere un prestito si sono certamente ridotte negli ultimi anni, effetto delle minori garanzie esibite dai richiedenti e della scarsa propensione all’immissione di liquidità nell’economia reale da parte delle banche. Un panorama complesso dal quale si stagna l’offerta di Prestiti Inpdap, scopriamone insieme le caratteristiche.
I prestiti Inpdap offrono una valida risposta alle necessità degli iscritti alla Gestione Dipendenti pubblici. Vediamo in dettaglio quali sono le principali linee di credito presentate e quali sono le condizioni economiche applicate ai beneficiari.
È necessaria una breve e semplice premessa. L’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica è stato soppresso nel dicembre 2011, inseguito all’approvazione del cosiddetto Decreto Salva Italia, e le sue funzioni sono state assorbite dall’Inps. È quindi questo ente previdenziale a curare i prestiti ex Inpdap Inps, come più correttamente andrebbero chiamati.
Prestiti Inpdap pluriennali e le altre proposte
I prestiti ex Inpdap sono finanziamenti concessi a condizioni agevolate, forniti in modo diretto dall’Inps oppure da banche o finanziarie convenzionate con l’Inps. Requisito fondamentale per i richiedenti l’iscrizione alla Gestione Dipendenti Pubblici Inps. Ma entriamo nel merito delle singole offerte:
Il Piccolo prestito. Si tratta di un finanziamento dalla durata variabile, compresa tra i 12 e i 48 mesi, che premette di far fronte a spese impreviste di contenuta entità. Le somme accordate dipendono dal profilo creditizio del cliente, andiamo da una mensilità netta di stipendio o pensione fino a 8 mensilità per i prestiti rimborsati in quattro anni. Uno dei principali vantaggi è costituito dalla mancata necessità di presentare documentazione di spesa, si tratta infatti di un prestito non finalizzato (la somma accordata può essere spesa dal beneficiario liberamente, senza alcun vincolo). L’addebito si produce in modo diretto su conto corrente.
Il Prestito pluriennale diretto. Presenta una durata quinquennale oppure decennale e fornisce una somma utile a soddisfare esclusivamente spese documentate, nel rispetto dei vincoli posti dal Regolamento Inps (acquisto dell’abitazione, matrimonio, finanziamento auto, eccetera). Il richiedente deve poter contare su quattro anni di anzianità di servizio e quattro anni di contributi versati al fondo di Gestione unitaria.
In merito ai tassi di interesse applicato abbiamo: un tasso di interesse nominale del 3,50%, spese di amministrazione pari allo 0,50% e premio fondo rischi (a seconda dei valori riportati dal Regolamento Inps).
Il Prestito pluriennale garantito. Anche in questo caso la durata del piano di rimborso può essere composta da cinque oppure dieci anni. È un prestito garantito dall’Inps Gestione Dipendenti Pubblici a fronte dei rischi di: decesso dell’iscritto prima dell’estinzione del prestito; conclusione del servizio senza diritto alla pensione; riduzione dello stipendio. Il computo del tasso di interesse non è determinabile a priori poiché si tratta di un finanziamento erogato da banche o finanziarie convenzionate.