Mutui Inps ex Inpdap acquisto prima casa e ristrutturazione
Quando si parla di finanziamenti Inps ex Inpdap si fa solitamente riferimento ai prestiti personali concessi dall’ente previdenziale. In molti non sanno infatti che la Gestione ex Inpdap dell’Inps eroga anche mutui ipotecari. Finanziamenti che spesso sono detti anche prestiti ipotecari Inpdap, sebbene sia più corretto parlare di mutui.
Si tratta di finanziamenti a condizioni agevolate che permettono di ottenere somme anche molto elevate con le quali far fronte a spese di varia natura. Tra le finalità previste per il mutuo infatti troviamo sia l’acquisto della prima casa che interventi di ristrutturazione della stessa.
Non solo. Con l’approvazione del nuovo Regolamento Mutui è stata introdotta la possibilità di richiedere un mutuo per l’acquisto di un box o di un posto auto. Il Regolamento fissa inoltre un tetto massimo per il mutuo, variabile a seconda della finalità.
Importi e finalità del mutuo Inpdap
Riportiamo di seguito le casistiche previste dal Regolamento e le somme massime finanziabili.
- Costruzione, assegnazione da cooperative in proprietà divisa, acquisto, completamento o ampliamento su terreno di proprietà di una casa. Alloggio che non deve avere caratteristiche di lusso e deve essere destinato a diventare la residenza del richiedente. Importo massimo finanziabile 300 mila euro.
- Esecuzione di opere di adattamento, ampliamento, manutenzione (sia ordinaria che straordinaria), ristrutturazione o trasformazione dell’unica casa di proprietà del richiedente. Immobile che non deve avere caratteristiche di lusso e essere destinato a diventare residenza del richiedente. La somma massima finanziabile è pari al 40% del valore dell’immobile, e comunque non superiore a 150 mila euro.
- Acquisto o costruzione di un posto auto o un box auto distante non oltre 500 metri dalla casa di proprietà. In queste ipotesi è possibile ottenere al massimo 75 mila euro.
I requisiti
In ogni caso per ottenere i prestiti ipotecari Inpdap è necessario che l’immobile oggetto del finanziamento sia destinato a residenza dell’iscritto e si trovi su territorio italiano. L’unità immobiliare non deve inoltre essere gravata da garanzia reale.
Ai fini dell’accesso al credito è necessario inoltre che il richiedente e gli altri membri del suo nucleo familiare non siano proprietari di nessun’altra abitazione sita su territorio nazionale.
Ma chi può richiedere i prestiti ipotecari Inpdap? Poiché si tratta di finanziamenti concessi dalla Gestione Dipendenti Pubblici dell’Inps, rientrano nella platea dei beneficiari solo dipendenti e pensionati pubblici. Soggetti che ai fini dell’accesso al credito devono essere iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Per quanto riguarda i requisiti da soddisfare, questi variano a seconda della categoria in cui rientra il richiedente. I dipendenti pubblici devono essere in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Se a richiedere il finanziamento è un pensionato invece questo deve essere iscritto da almeno un anno alla Gestione Unitaria.
Tasso di interesse e piano di ammortamento mutuo
Passiamo quindi alla questione del rimborso. I prestiti ipotecari Inpdap possono durare 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Fanno eccezione solo i finanziamenti richiesti da soggetti che, alla data di presentazione della domanda, hanno già compiuto i 65 anni di età. In tal caso infatti è possibile richiedere solo mutui con durata di 10 o 15 anni.
Per quanto attiene al tasso di interesse, questo può essere fisso o variabile. Quanti sottoscrivono un mutuo un a tasso variabile avranno un Tan pari al valore dell’Euribor a 6 mesi maggiorato di 200 punti base.
I mutui a tasso fisso invece prevedono un tasso di interesse calcolato con il metodo del loan to value (LTV). Riportiamo di seguito i nuovi tassi per i mutui a interesse fisso.
TAN in funzione della percentuale di intervento (LTV) | |||
Durata (fino a) | <= 50% | 50% – 80% | > 80% |
10 anni | 1,15% | 1,33% | 1,73% |
15 anni | 1,51% | 1,69% | 2,20% |
20 anni | 1,65% | 1,83% | 2,38% |
25 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
30 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |