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Chi eroga prestiti per giovani disoccupati nel 2024 e chi può ottenerli

Prestiti per chi non ha un lavoro

Con la crisi di questi anni è cresciuta notevolmente la richiesta di prestiti per giovani disoccupati, ossia di prodotti che consentono di accedere al credito in maniera rapida o con un tasso agevolato anche in caso di mancanza di lavoro.

Iniziamo a parlare di prestiti dedicati ai giovani disoccupati analizzando le caratteristiche dei finanziamenti cambializzati. Di cosa si tratta? Di prestazioni economiche che, come è chiaro dal nome, si basano sul rimborso di cambiali che il titolare del contratto di prestito è tenuto a pagare entro una determinata data di scadenza, stabilita in sede di sottoscrizione del contratto.

Cosa sapere dei finanziamenti con cambiali

I prestiti per giovani disoccupati vedono nei finanziamenti cambializzati una delle principali formule di accesso al credito. Questi prodotti sono caratterizzati da un tasso fisso per tutta la durata del piano di ammortamento. L’interesse risulta più altro rispetto a quello applicato ai prestiti tradizionali, in quanto per via dell’accessibilità anche in mancanza di busta paga è considerato più alto il livello di rischio d’insolvenza.

Ricordiamo inoltre che tra i vantaggi è possibile includere la velocità nell’erogazione, con la possibilità di avere in mano la somma richiesta entro massimo 48 ore dalla presentazione dell’istanza.

Il prestito d’onore

Il portafoglio di prodotti relativi a prestiti per giovani disoccupati include anche il prestito d’onore. Di cosa si tratta? Di un’agevolazione riservata ai giovani senza lavoro da almeno 6 mesi, che hanno intenzione di richiedere denaro per avviare un’attività in franchising o per aprire la Partita Iva.

Il prestito d’onore, che è regolamentato dal decreto legislativo varato il 21 aprile 2000, è strutturato come segue:

  • 50% della cifra erogato sotto forma di prestito a fondo perduto
  • 50% della cifra erogato come prestito a tasso agevolato (in questo caso l’interesse è pari al 30% in meno rispetto a quello vigente al momento della ricezione delle agevolazioni)

Come funziona

prestiti per giovani disoccupati vedono nel prestito d’onore un’alternativa molto vantaggiosa per accedere al credito e crearsi una professionalità. Tra le regole principali per gestirlo è necessario considerare il fatto che l’attività per cui si richiede il prestito deve essere portata avanti per cinque anni.

In questo lasso di tempo non è possibile vendere né essere assunti stabilmente. Fondamentale è anche specificare che pure le spese devono essere gestite tenendo conto di regole specifiche. Ciò vuol dire, per esempio, che con i soldi ricevuti con il prestito è possibile finanziare solo il 10% delle spese di ristrutturazione degli immobili destinati all’attività.

Concludiamo ricordando che l’erogazione del prestito è subordinata al coinvolgimento professionale diretto del titolare delle agevolazioni.

Finanziamenti per l’imprenditoria 2024

Nel novero dei prestiti per giovani disoccupati troviamo anche i finanziamenti concessi da Invitalia. Quanti non hanno un lavoro ma desiderano avviare un’impresa o un’attività come lavoratore autonomo possono ricorrere rispettivamente ai finanziamenti per la microimpresa e l’autoimpiego. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

I prestiti per l’autoimpiego di Invitalia sono dedicati a chi desidera avviare un’attività di tipo imprenditoriale costituendo una ditta individuale. Hanno accesso tutti i cittadini disoccupati delle seguenti regioni: Calabria, Abruzzo, Puglia, Sardegna, Basilicata, Campania, Sicilia e Molise.

Sono invece esclusi i soggetti titolari di un rapporto di lavoro dipendente, anche se a tempo determinato o a progetto, nonché i liberi professionisti e quanti sono titolari di partita IVA. Non hanno accesso ai prestiti per l’autoimpiego nemmeno gli artigiani e gli imprenditori.

I requisiti da rispettare

Ai fini dell’accesso al credito è fondamentale che a presentare la domanda di prestito sia il titolare di una ditta individuale, che potrà anche essere costituita in un secondo momento (ossia dopo la presentazione della richiesta).

Tale soggetto deve risiedere sul territorio italiano ed aver compiuto il 18esimo anno di età. Ovviamente, trattandosi di un prestito destinato ai disoccupati, il richiedente deve anche risultare non occupato.

Importo e rimborso

Gli investimenti per l’autoimpiego concessi da Invitalia non possono superare la soglia di 25.823 euro. I beneficiari possono finanziarie completamente gli investimenti necessari per l’avvio dell’attività di autoimpiego attraverso un prestito a tasso agevolato e un contributo a fondo perduto.

Il finanziamento a fondo perduto non può essere oltre il 50% dei contributi concessi in totale. Per quanto riguarda il prestito agevolato invece è previsto un piano di rimborso che si estende per 5 anni.

Prestito Invitalia per le microimprese

I prestiti per microimprese concessi da Invitalia sono concessi per l’avvio di attività imprenditoriali di piccole dimensioni costituite in forma di società di persone. Come per il precedente prodotto, l’accesso al credito è riservato a chi risiede in specifiche regioni italiane.

Gli investimenti complessivi possono arrivare al massimo a 129.114 euro. Per quanto riguarda i beneficiari del finanziamento, hanno accesso al beneficio esclusivamente le società già costituite alla data di presentazione della richiesta.

Possono presentare la domanda le imprese in cui almeno la metà delle quote sono detenute da soci che alla data della richiesta risultano maggiorenni e non occupati. Richiesta anche la residenza in Italia.