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Bail in cos’è: i rischi e le regole in caso di crisi bancaria

Informarsi su bail in cos’è è fondamentale se si ha intenzione di gestire al meglio i prorpi risparmi e, soprattutto, di rimanere sul pezzo per quanto riguarda la tenuta degli istituti di credito ai quali si affida il denaro.

Crisi bancarie: ecco cosa è successo a fine 2015

Per capire bail in cos’è è necessario considerare le decisioni che il Consiglio dei Ministri ha preso alla fine del 2015, quando ha portato l’Italia a recepire la direttiva europea BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive), un pacchetto di misure introdotto a livello europeo nel 2013 in seguito alla crisi delle banche di Cipro.

Bail in: ecco di cosa si tratta

Nell’ambito della BRRD è previsto anche il bail in. Bail in cos’è? Letteralmente si tratta di un termine inglese, il cui significato è ‘cauzione interna’. A livello concreto, quando si parla di bail in si inquadra un’operazione di salvataggio interno.

Quando si mette in atto il bail in – una misura che può anche intaccare i depositi di denaro – si vanno a toccare i crediti e le azioni, mettendo in atto un’operazione di svalutazione con l’obiettivo di convertire il tutto in azioni per assorbire le perdite dell’istituto di credito in difficoltà.

BRRD: cosa sapere sulle autorità di risoluzione

Per approfondire la questione bail in cos’è è fondamentale dettagliare anche la questione delle autorità di risoluzione. Di cosa si tratta? Di poteri decisionali che, secondo la BRRD, sono a carico della Banca d’Italia. Ecco di cosa si tratta:

  • Pianificazione della gestione di crisi
  • Intervento tempestivo prima che si manifestino i primi segnali di crisi
  • Gestione effettiva della fase di risoluzione

A questo punto è utile specificare chi è che è a rischio in caso di applicazione del bail in.

Bail in cos’è: chi è a rischio e chi no

Quando si parla di bail in cos’è è necessario specificare chi è a rischio e chi no. In caso di situazione di crisi di un istituto di credito i primi a rischiare sono gli azionisti che, come è successo nel caso recente di Banca Marche e Banca Etruria, che vedono il valore dei titoli di loro proprietà totalmente azzerato.

Cosa si può dire invece per quanto riguarda i correntisti? Che in caso di giacenze inferiori a 100.000€ non ci sono problemi, dal momento che il capitale in questione è tutelato dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Tra i prodotti tutelati in caso di applicazione del bail in ci sono anche le obbligazioni bancarie garantite, come per esempio i covered bond, i titoli depositati nei conti titoli, i beni contenuti nelle cassette di sicurezza, le passività interbancarie con durata originaria non superiore ai 7 anni, i debiti verso i dipendenti e i fornitori.