calcolo simulazione finanziamento
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Guida al calcolo simulazione finanziamento 2024. Come farlo e cosa valutare

Come effettuare una simulazione prestito

Talvolta può capitare di dover affrontare spese improvvise per le quali è necessario accendere un finanziamento. Situazioni in cui è facile ricadere in offerte poco vantaggiose. Per questo prima di sottoscrivere un prestito è necessario fare un calcolo simulazione finanziamento.

Ricorrendo a un calcolo simulazione finanziamento sarà possibile definire le condizioni di uno o più prestiti, e valutare quindi quale sia l’offerta più vantaggiosa. Ma come fare? Le soluzioni per effettuare un calcolo simulazione finanziamento sono diverse, a seconda di cosa si desidera fare.

Gli strumenti online

Quanti sono alla ricerca di un finanziamento, ma non hanno ancora trovato nessuna offerta di loro interesse possono ricorrere ai comparatori online. Siti internet specializzati nel confronto di prestiti che consentono di effettuare un calcolo simulazione finanziamento indicando tutti i dati del prestito desiderato.

In altre parole, vanno inseriti nell’apposito form sia l’importo del prestito che la durata e la finalità, nonché alcune informazioni relative al richiedente. Il sistema proporrà quindi tutti i prodotti che soddisfano le preferenze indicate. In questo modo è possibile confrontare le varie offerte, mettendo in relazione tassi e rate proposte.

Quando invece si desidera conoscere nel dettaglio le condizioni di una specifica offerta è possibile utilizzare gli appositi simulatori online. In questo caso si tratta di calcolatori, disponibili ovviamente sulla Rete, che riproducono l’andamento del piano di ammortamento del prestito o mutuo simulato.

Così facendo l’utente ha la possibilità di vedere nel dettaglio l’impatto del tasso di interesse e l’eventuale variazione della rata nel corso del rimborso.

Prestiti personali e finalizzati

Solitamente quando si parla di simulazione finanziamenti si fa riferimento ai prestiti personali, linee di credito senza obbligo di destinazione, ovvero che non sono direttamente legate all’acquisto di specifici beni o servizi.

Tuttavia è necessario ricordare che l’offerta di prestiti presente nel mercato attuale comprende anche i prestiti finalizzati. Questi a differenza di quelli personali sono connessi ad un determinato acquisto o spesa. Un esempio di prestiti finalizzati è rappresentato dai prestiti auto.

Prima di iniziare a confrontare le varie offerte di prestiti quindi è consigliabile avere un’idea chiara del prodotto di cui si ha bisogno. Solo a questo punto sarà possibile trovare l’offerta di prestito che soddisfa al meglio le proprie esigenze.

Come trovare il prestito migliore

Quando si è alla ricerca del finanziamento migliore è necessario prendere in esame vari fattori. Prima su tutti la rata mensile, che vede risultare in linea con la capacità di rimborso del richiedente.

Cosa significa? È fondamentale che i pagamenti periodici non impattino in modo eccessivo sullo stipendio mensile del soggetto. Questo affinché il debitore sia in grado di garantire il regolare rimborso delle rate di ammortamento.

Sebbene non esista alcuna normativa di legge, gli istituti di credito tendono ad utilizzare una regola generale che vede la rata massima del prestito pari al 20% del reddito mensile. In parole più semplici, per tutelarsi dal rischio di insolvenza banche e società finanziarie tendono a non accordare il prestito se la rata prevista è superiore a un quinto dello stipendio o pensione mensile del richiedente.

Facciamo un esempio. Un lavoratore con una busta paga di mille euro potrà, quindi, facilmente ottenere un finanziamento a condizione che la rata mensile non superi i 200 euro. Ci teniamo però a ribadire che l’ultima parola spetta sempre alla banca. Di conseguenza non è detto che anche se con una rata in linea con il proprio reddito, il richiedente otterrà il finanziamento.

I tassi d’interesse

La rata non è il solo fattore di cui tenere conto quando si confrontano le varie offerte derivanti da un calcolo simulazione finanziamento. È fondamentale infatti prendere in esame anche i valori di Tan e Taeg. Questi rappresentano i tassi applicati a prestiti e mutui. È molto importante però non fare confusione tra questi due parametri.

Iniziamo dal Tan. Acronimo di Tasso Annuo Nominale, questo valore percentuale indica l’interesse puro applicato al capitale concesso. Tuttavia a differenza di quanto si potrebbe pensare, questo non rappresenta l’unico costo che dovrà sostenere il beneficiario del prestito.

È necessario ricordare inoltre che gli interessi indicati dal Tan sono quelli maturati annualmente, e non quelli dovuti nel corso di tutto il finanziamento. La restituzione degli interessi avviene tramite il pagamento delle rate periodiche, solitamente mensili, che sono composte da una quota di capitale e una di interessi.

Il Taeg invece è il Tasso Annuo Effettivo Globale. Questo, noto anche come indicatore sintetico di costo, è il parametro che rappresenta il costo totale del finanziamento. Come per il Tan, si tratta di un valore su base annua. Di conseguenza le spese rappresentate dal Taeg devono essere sostenute dal beneficiario ogni anno.

Differenza tra Tan e Taeg

Cosa cambia tra Tan e Taeg? La principale differenza tra questi due valore sta nel fatto che mentre il Tan rappresenta solo gli interessi, mentre il Taeg comprende anche le varie spese accessorie obbligatorie. Di cosa si tratta? Di tutte quelle voci di spesa previste da contratto e a cui il beneficiario del prestito deve obbligatoriamente far fronte.

Tra queste ricordiamo le principali:

  • imposta di bollo applicata sul contratto;
  • spese per l’istruttoria della pratica;
  • spese di incasso rata;
  • spese di gestione della rata;
  • costi legati alla comunicazioni periodiche inviate dalla banca.

È il Taeg, quindi, il valore maggiormente indicato per il confronto dei prestiti quando si effettua un calcolo simulazione finanziamento, poiché comprende tutti i costi della linea di credito.

Altri costi accessori

Dobbiamo però ricordare che la sottoscrizione di un prestito può comportare anche spese che non sono comprese nel calcolo del Taeg. Sono infatti esclusi tutti i costi accessori del prestito che risultano facoltativi, ovvero che il richiedente non è obbligato a sostenere.

Tra questi troviamo le spese notarili, gli interessi di mora e i costi derivanti dalle eventuali assicurazioni facoltative sottoscritte a copertura del prestito.