Il sito inpdap-prestiti.it non è in alcun modo collegato ad INPS ed INPDAP, è solo un blog informativo NON ufficiale dedicato ai dipendenti ed ex dipendenti ora pensionati pubblici.

Scopri come scegliere il prestito migliore del momento

Come trovare i prestiti personali migliori

Con l’avvento delle banche online, il mercato dei prestiti è diventato sempre più popolato di offerte, ragione per cui orientarsi nell’offerta dei prestiti personali. Vediamo quindi come scegliere il prestito migliore e quali sono i parametri da tenere in considerazione.

La prima cosa da chiarire quando si parla di trovare il prestito migliore è che non esiste un finanziamento migliore in assoluto. È possibile tuttavia trovare l’offerta più conveniente in termini economici. Un’analisi per cui è sufficiente confrontare i valori di alcuni parametri.

Il primo dei fattori da prendere in considerazione quando si parla di come scegliere il prestito migliore è il Tan. Si tratta del valore che indica gli interessi puri applicati al finanziamento. TAN è infatti acronimo di Tasso Annuo Nominale.

Si tratta di un valore espresso in percentuale e su base annua. Parliamo di fattore che risulta direttamente proporzionale rispetto al valore della rata di ammortamento. In altre parole, poiché il tasso determina il valore degli interessi, maggiore è il Tan e più alto è l’importo della rata di ammortamento.

Per trovare il finanziamento più conveniente è necessario quindi individuare l’offerta con il Tan più basso. Tuttavia è necessario ricordare che al finanziamento sono applicati ulteriori spese che possono far salire ulteriormente il costo complessivo del prestito.

Le spese del prestito: quali sono comprese nel Taeg

Quando si affronta la questione come scegliere il prestito migliore è necessario considerare anche altre voci di spesa oltre a quella rappresentata dagli interessi. Ricordiamo tra queste le spese accessorie, ossia i costi obbligatori che sono applicati al finanziamento.

Tra le spese accessorie ricordiamo quelle di istruttoria, nonché le spese per l’incasso e la gestione della rata. Rientrano nella categoria delle spese accessorie anche:

  • imposta di bollo/sostitutiva applicata sul contratto;
  • i costi per le comunicazioni periodiche;
  • le spese per la chiusura del prestito.

Stiamo parlando di spese che sono comprese nel calcolo del Taeg, indice che rappresenta il costo complessivo del finanziamento, comprendendo sia il Tan che tutte le varie spese accessorie. Anche in questo caso si tratta un tasso espresso in percentuale su base annua.

È tuttavia necessario ricordare che vi sono spese non comprese nel calcolo del Taeg. In questo caso si parla di spese non obbligatorie, ma che possono comunque far lievitare il costo del prestito.