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Come detrarre mutuo 730 per abbassare le tasse

Detrazione interessi passivi mutuo prima casa

La dichiarazione dei redditi è alle porte e i contribuenti iniziano a raccogliere le fatture attestanti spese che si possano portare in detrazione. Lo scopo ovviamente è abbassare le tasse. Il rischio è di presentare spese non ammesse per la detrazione andando incontro a lungaggini burocratiche e, nella peggiore delle ipotesi, sanzioni pecuniarie. Buone notizie per chi ha in corso un mutuo casa: gli interessi si possono portare in detrazione mutuo 730.

Prima di passare a questioni puramente tecniche (aliquote, importi massimi, ecc.) è necessario fare una distinzione tra mutui ipotecari sottoscritti per la prima casa e mutui casa richiesti per immobili non destinati a residenza principale. Le condizioni per la detrazione mutuo 730 infatti sono diverse.

Per i mutui prima casa si possono portare in detrazione Irpef gli interessi passivi nella misura del 19%. Per il primo anno di ammortamento sono detraibili, nella stessa misura, gli oneri accessori del finanziamento. L’ammontare massimo su cui è possibile calcolare la detrazione è di 4 mila euro. Ne consegue che lo sconto massimo applicabile è di 760 euro.

A beneficiare dell’agevolazione è il titolare del mutuo. Nel caso in cui il finanziamento sia cointestato, la detrazione spetta ad entrambi gli intestatari. È possibile ottenere il beneficio anche se l’immobile oggetto di mutuo non è adibito a residenza principale del richiedente, a condizione però che sia l’abitazione principale di un familiare del titolare del diritto.

Detrazione Irpef mutuo ristrutturazione e mutuo costruzione

Nel caso in cui invece l’immobile acquistato non sia adibito a residenza del richiedente, ma si tratti di una seconda casa, non sono previste detrazioni. Fanno eccezione i mutui stipulati prima di gennaio 1993. Ipotesi in cui la detrazione Irpef (corrisposta nella misura del 19%) è ammessa e calcolata su un importo massimo pari a 2.065,83 euro.

Dal 1998 è possibile detrarre anche gli interessi passivi e gli oneri accessori dei mutui sottoscritto per la costruzione dell’abitazione principale. Lo stesso vale per i finanziamenti volti a finanziare gli interventi di ristrutturazione della prima casa. Anche in questi casi il bonus è pari al 19%, mentre l’importo massimo è fissato a 2.582,28 euro.