Prestiti on line e tradizionali: trend positivo ma non c’è fiducia
Le domande di prestiti registrano un incremento nel corso dei primi sei mesi del 2016. Protagonisti i prodotti legati al credito al consumo. Nota positiva che giunge dopo un trend caratterizzato dal segno meno. Il quadro nel complesso presenta comunque diverse fragilità, causate soprattutto dallo scarso livello di fiducia dimostrato dalle famiglie nei confronti del sistema bancario.
I dati cui facciamo riferimento sono quelli prodotti dall’ONF (Osservatorio Nazionale di Federconsumatori). Secondo l’ultimo report dell’Osservatorio, il contenuto incremento dei prestiti non è da associare ai consumi abituali. Un segmento in cui i prestiti subiscono una riduzione del 10,4%.
Cosa ha portato l’aumento dei prestiti bancari
A cosa è imputabile quindi il cambio di trend dei prestiti bancari? Il fattore determinante sembrano essere le immatricolazioni auto e l’acquisto degli elettrodomestici.
A detta di Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, il quadro rimane ancora “incerto ed instabile”. I due rappresentanti hanno evocato un intervento del Governo pensato per rilanciare il “potere di acquisto dei nuclei familiari e dell’occupazione”. In assenza di un’azione di questo genere il credito al consumo sarà sempre soggetto alla crisi.
Restando nell’ambito dei numeri presentati dall’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori, è stata evidenziata una crescita costante dei finanziamenti nel periodo 2002-2009.
Responsabile di questo aumento continuo è stata, in misura prevalente, l’introduzione dell’euro, che ha generato una marcata perdita del potere d’acquisto. Le famiglie si sono trovate infatti ad affrontare un significativo incremento dei prezzi.
Prestiti: 2002-2009 il periodo di indebitamento
Sempre associata all’introduzione dell’euro troviamo, come causa del trend 2002-2009, la volontà di conservare il medesimo tenore di vita. Nel complesso si è quindi determinata una ricerca di indebitamento, che ha poi subito però una pesante battuta d’arresto.
Mercato prestiti: la crisi del 2009 e la frenata del 2013
Nel periodo 2009/2010 la crisi economica che ha colpito anche il nostro Paese è diventata ancora più marcata, frenando quindi il fenomeno dell’indebitamento.
Alla luce del mutato contesto economico le famiglie italiane hanno preferito tirare la cinghia, riducendo gli acquisti. La conseguenza diretta è stata una riduzione dei prestiti. Dobbiamo comunque rilevare che una pensante contrazione del mercato finanziamenti si è determinata durante il 2013. Da questo anno è cominciata una tenue e non costante ripresa.
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