Come Avere Prestiti Con Busta Paga Anche A Tempo Determinato E Senza Garante
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Come avere prestiti con busta paga anche a tempo determinato e senza garante

La busta paga è una delle garanzie più accettate da banche e finanziarie per la concessione di prestiti e mutui. Non sempre però un documento di reddito è sufficiente per ottenere credito, poiché gli istituti di credito valutano diversi fattori, tra cui l’anzianità lavorativa del richiedente. Vediamo quindi quali sono le principali soluzioni di prestiti con busta paga e chi può ottenerli.

Cessione del quinto dello stipendio 2024

Tra i prestiti con busta paga concessi più spesso troviamo la cessione del quinto dello stipendio. Una forma di finanziamento senza dubbio vantaggiosa poiché consente di ottenere liquidità anche se il richiedente è segnalato nelle centrali come cattivo pagatore o protestato.

Questo perché a differenza di quanto accade con i tradizionali prestiti personali, il pagamento della rata mensile avviene tramite decurtazione diretta dalla busta paga. In altre parole, non è il beneficiario del prestito ad occuparsi del rimborso delle rate di ammortamento, bensì il suo datore di lavoro.

Fattore che consente a banche e finanziarie di trascurare il profilo creditizio del richiedente, concedendo quindi credito anche a chi ha avuto problemi a rimborsare un finanziamento.

Il nome cessione del quinto deriva dal fatto che la rata mensile di questa forma di prestito può essere al massimo pari a un quinto (20%) dello stipendio percepito dal beneficiario al netto delle detrazioni previdenziali. Il tasso d’interesse è fisso e il piano di ammortamento può estendersi al massimo per 120 mesi (durata minima 24 mesi).

Per quanto riguarda l’entità degli interessi applicati ai prestiti con busta paga su cessione del quinto, questi variano da istituto a istituto. I dipendenti pubblici e statali possono però beneficiare di soluzioni a tasso agevolato grazie alle convenzioni sottoscritte dalle Amministrazioni con banche e finanziarie.

Chi può ottenerla

Possono ottenere i prestiti con busta paga su cessione del quinto i lavoratori dipendenti assunti sia nel settore privato che presso amministrazioni statali e pubbliche. Il finanziamento è accessibile sia a chi è assunto a tempo indeterminato che a coloro che hanno un contratto a termine.

Nel caso dei prestiti su cessione del quinto dedicati ai lavorati con contratto a tempo determinato, il finanziamento viene concesso solo a condizione che risulti estinguibile nell’arco di vigenza del contratto di lavoro.

Ricordiamo inoltre che in linea di massima i prestiti su cessione del quinto ai dipendenti privati sono concessi solo a condizione che il lavoratore abbia già accantonato un TFR di entità non trascurabile.

Le garanzie richieste

I prestiti su cessione del quinto dello stipendio sono garantiti dalla presenza di un contratto di lavoro. Questo però non l’unico fattore a garanzia del rimborso delle rate.

La normativa vigente prevede infatti la sottoscrizione di una polizza assicurativa obbligatoria da parte del lavoratore. Polizza che deve coprire sia in caso di morte che perdita del posto di lavoro, tutelando così l’istituto di credito mutuante.

La sottoscrizione del contratto di prestito viene notificata al datore di lavoro e all’eventuale fondo pensione in cui il richiedente ha accantonato il TFR. Il trattamento di fine rapporto che verrà impegnato a garanzia del finanziamento, e che di conseguenza non sarà accessibili al lavoratore fino all’estinzione del debito.

Delega di pagamento

Oltre ai prestiti su cessione del quinto i lavoratori dipendenti possono accedere anche ai prestiti con delega di pagamento. Si tratta di una forma di prestito molto simile alla cessione del quinto, ma che consente di accedere a somme più alte.

Noto anche come doppio quinto, il prestito con delega prevede infatti una rata mensile che può arrivare fino a due quinti (40%) dello stipendio netto mensile percepito dal beneficiario. Rata che, come per la cessione del quinto, viene decurtata direttamente dalla busta paga del dipendente ad opera del datore di lavoro.

Si tratta quindi di una soluzione che consente di accedere a somme più alte di quelle che si otterrebbero altrimenti con un prestito su cessione del quinto dello stipendio. È possibile infatti arrivare fino a 80 mila euro.

Differenze tra cessione del quinto e prestito delega

Oltre all’entità della rata mensile, prestito delega e cessione del quinto si distinguono per una differenza fondamentale. Nel primo caso l’azienda datrice di lavoro del richiedente può accettare o rifiutare il mandato relativo alla delega di pagamento (non consentendo di fatto la sottoscrizione del finanziamento).

Nella maggior parte dei casi infatti la concessione di prestiti delega è subordinata alla stipula di una convenzione tra l’istituto di credito e l’amministrazione (o azienda) datrice di lavoro. La cessione del quinto invece viene solo notificata al datore di lavoro, che non ha la possibilità di opporsi al prestito.

Il prestito personale

Quanti dispongono di una busta paga possono accedere tranquillamente anche ai prestiti personali. Prodotti di credito al consumo che prevedono il finanziamento di somme anche elevate da rimborsare con un piano di ammortamento a rate mensili di importo costante. Il tasso di interesse è fisso.

In genere la concessione di un prestito personale non è subordinata alla presentazione delle cosiddette garanzie reali, quali diritti di pegno o ipoteche su beni di proprietà. È sufficiente quindi essere in possesso di un reddito fisso dimostrabile. Ragione per cui il prestito personale rientra a pieno titolo nella categoria dei prestiti con busta paga.

È possibile però che al fine di limitare il rischio di insolvenza, la banca o finanziaria che eroga il prestito richieda anche la presentazione di garanzie aggiuntive alla busta paga, come la firma di un garante o la stipula di un polizza che copra in caso di perdita del posto di lavoro.

Richieste che normalmente gli istituti di credito avanzano nel caso in cui il soggetto che presenta la domanda di prestito abbia un’anzianità lavorativa ridotta oppure se il finanziamento ha un importo molto elevato.

Finanziamenti con cambiali 2024

Nel novero dei prestiti con busta paga troviamo infine il prestito cambializzato. Come si evince dal nome, si tratta di un prodotto che prevede la presenza di cambiali, titoli di credito che vengono fatti corrispondere alle rate mensili da rimborsare.

In altre parole, al momento della concessione del finanziamento il beneficiario sottoscrive delle cambiali predatate che dovrà pagare con cadenza mensile. In questo modo la banca o finanziaria che concede il prestito è tutelata in caso di insolvenza. Ipotesi in cui potrà richiedere l’immediato pignoramento dei beni del debitore.

I prestiti con busta paga cambializzati sono utilizzati soprattutto da cattivi pagatori e protestati, che di solito incontrano difficoltà nell’accesso al credito. Le somme erogate tramite questa forma di credito sono in genere piuttosto basse, mentre il tasso d’interesse applicato tende ad essere più alto di quello previsto per un tradizionale prestito personale.