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Tutto sull’offerta prestiti Inpdap per studio dipendenti pubblici e insegnanti

Prestiti Inps agevolati per studio

La formazione scolastica è una fase fondamentale per la crescita personale di un individuo. Tuttavia la frequenza di corsi universitari o post universitari può comportare costi anche elevati. In tal senso la Gestione ex Inpdap dell’Inps sostiene i propri iscritti tramite i prestiti Inpdap per studio.

Sono diversi infatti i prestiti afferenti alla Gestione ex Inpdap che possono essere sfruttati per sostenere le spese derivanti dall’iscrizione e la frequenza a corsi universitari o post universitari.

Nello specifico, l’offerta prestiti Inpdap per studio si compone di due prodotti dedicati ai dipendenti pubblici e uno per insegnanti e direttori scolatici. Ricordiamo infatti che nel 2010 l’Enam (Ente nazionale di assistenza magistrale) è stato soppresso e accorpato all’Inpdap.

Prestiti Inpdap per studio figli e insegnati statali

Iniziamo parlando proprio dei prestiti Inpdap per studio dedicati agli afferenti alla Gestione ex Enam dell’Inps. Si tratta dei piccoli prestiti Gestione Assistenza Magistrale. Linee di credito a condizioni agevolate riservati a insegnanti e direttori scolastici assunti presso scuole statali primarie e dell’infanzia.

I prestiti Gestione Assistenza Magistrale sono concessi esclusivamente per far fronte a specifiche necessità indicate dall’Inps. Tra queste troviamo la possibilità di richiedere il finanziamento per sostenere le spese derivanti dalla frequenza di corsi universitari. Corsi che possono essere seguiti sia dall’insegnante iscritto all’Inps che dai suoi figli.

Per quanto attiene alla somma finanziabile, i piccoli prestiti Gestione Assistenza Magistrale non possono mai avere un importo superiore a due volte lo stipendio del beneficiario. Per la definizione dell’importo erogabile si fa riferimento alla retribuzione mensile in godimento al momento della richiesta, comprensiva di assegni a carattere continuativo e fisso.

Il finanziamento si estende per 2 anni. Le rate hanno cadenza mensile e il tasso di interesse (Tan) è fisso all’1,50%. In sede di domanda non sono richiesti particolari documenti, ma è sufficiente presentare l’ultimo cedolino stipendiale del richiedente.

Prestiti Inpdap dipendenti pubblici per lo studio

Ora che abbiano visto quali sono le condizioni dei prestiti agevolati per lo studio dedicati a insegnanti e direttori scolastici, passiamo ai prodotti dedicati ai dipendenti e pensionati pubblici.

In questo caso è necessario fare una distinzione tra piccoli prestiti e prestiti pluriennali. I primi sono prestiti personali che permettono di ottenere denaro senza specificarne l’utilizzo. Di conseguenza un dipendente o pensionato pubblico può richiedere un piccolo prestito per far fronte alle spese legate alla frequenza di corsi universitari propri o di un figlio.

Diversa invece la questione per i prestiti pluriennali. In questo caso infatti si parla di prodotti finalizzati ossia concessi solo per rispondere a specifiche necessità previse dalla Gestione ex Inpdap dell’Inps. Tra le finalità ammesse per il prestito pluriennale troviamo iscrizione e frequenza a corsi post laurea di durata non inferiore a due anni dell’iscritto, del coniuge o del figlio dell’iscritto.

Prima di passare alla questione delle somme finanziabili è necessario chiarire chi può ottenere i suddetti prodotti. Sia i piccoli prestiti che i prestiti pluriennali sono accessibili solo ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

Somme finanziabili e rimborso

Ma quanto si ottiene con i prestiti Inpdap per studio? Quanti optano per il piccolo prestito ottengono una somma finanziabile definita in base al reddito del beneficiario e alla durata del finanziamento che può andare da 1 a 4 anni. Il tasso di interesse è fisso al 4,25%.

I prestiti pluriennali invece prevedono una somma finanziabile definita in base alle spese sostenute. In sede di domanda è necessario infatti produrre un’autocertificazione attestante il tipo di corso, la durata e l’iscrizione e la frequenza allo stesso da parte del richiedente, del coniuge o di un figlio.

A tal proposito ricordiamo che per i prestiti pluriennali la domanda di finanziamento deve essere trasmessa entro un anno dalla data dell’evento cui si fa riferimento. Il tasso di interesse è fisso al 3,5%.