Piccoli o grandi che siano i problemi economici sono entrati purtroppo a far parte della normalità. In questi casi le possibilità di accesso al credito si riducono ma esistono. Quali sono? I prestiti per chi è iscritto al Crif. Vediamo come funzionano
Prestiti per cattivi pagatori e protestati: quali sono i prodotti da considerare?
Sotto il cappello dei prestiti per chi è iscritto al Crif rientrano diversi prodotti. Uno dei più celebri è senza dubbio la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Prodotto di credito al consumo molto diffuso, questo prestito si rivolge ai dipendenti e ai pensionati che non percepiscono un trattamento di natura assistenziale.
La sua peculiarità più importante riguarda la possibilità di rimborsare la cifra richiesta attraverso una decurtazione a monte pari al 20% della busta paga o del trattamento pensionistico. Nel caso del prestito contro cessione del quinto della pensione, se l’emolumento mensile è particolarmente contenuto, la rata può essere inferiore al 20%.
In questo caso scatta la salvaguardia del trattamento minimo, finalizzata a non intaccare la pensione minima, considerata necessaria per una vita dignitosa.
Cessione del quinto: informazioni tecniche
Continuiamo a discutere di prestiti per chi è iscritto al Crif e di cessione del quinto ricordando che questo prestito, la cui erogazione non prevede il controllo delle banche dati, è caratterizzato da un tasso fisso per tutta la durata del finanziamento.
Il piano di ammortamento non può superare i 120 mesi.
Finanziamenti cambializzati: come funzionano e chi può richiederli
Un’altra soluzione da prendere in considerazione quando si parla di prestiti per chi è iscritto al Crif sono i finanziamenti cambializzati. Questi prodotti, che stanno tornando a essere richiesti dagli utenti, si differenziano dai prestiti in denaro per il fatto che il cliente è obbligato a firmare cambiali e a rimborsarle.
Le suddette sono titoli esecutivi che, per la loro natura forzata, consentono alla realtà creditizia di rivalersi sui beni del cliente in caso d’insolvenza. Anche in questo caso l’erogazione non prevede il controllo delle banche dati e il tasso, leggermente più alto della media per via del livello di rischio, è fisso per tutta la durata del piano di ammortamento.
Credito su pegno: ecco perché è una buona soluzione per gli iscritti alla Crif
L’ultima soluzione che presentiamo in merito ai prestiti per chi è iscritto al Crif riguarda il credito su pegno. Perché si tratta di una strada da prendere in considerazione? Per il semplice fatto che al cliente, come unica garanzia, è richiesta la decisione d’impegnare un bene prezioso di sua proprietà, che viene valutato da un esperto.
Dopo quest’analisi si procede all’erogazione di una cifra pari al valore del bene. Una volta terminato il pagamento delle rate, il cliente può riscattare il bene prezioso, previa presentazione di una polizza al portatore. Da non dimenticare in questi casi è la presenza di spese di custodia.