Cosa si può fare per reperire la liquidità necessaria a un’azienda agli inizi? Ricorrere ai prestiti per start up, messi a disposizione da diverse realtà creditizie. Ecco quali sono.
Prestiti per aziende appena avviate: la proposta di Unicredit
Quando pensiamo ai prestiti per start up capita di sovente il fatto di considerare prodotti come Nuove Imprese Start Up. Di cosa si tratta? Di un prestito messo a disposizione da Unicredit.
Grazie a questa soluzione è possibile accedere a un finanziamento massimo di 100.000€. Il piano di ammortamento può arrivare fino a 7 anni.
Le aziende intenzionate ad accedere a questo finanziamento devono essere iscritte alla C.C.I.A.A. da almeno 21 mesi. Fondamentale è che siano in grado di coprire con mezzi propri almeno il 30% degli investimenti iniziali.
Prestiti alle start up: le soluzioni di Banca Intesa
Unicredit non è l’unico istituto a mettere a disposizione prestiti per start up. Anche Banca Intesa offre delle soluzioni al proposito. Per passarle in rassegna bisogna considerare un punto di riferimento specifico, ossia il portale Neoimpresa.
Su questo sito gestito dal gruppo Intesa Sanpaolo è possibile trovare consigli per creare un’impresa, così come delle dritte per finanziarla.
Tra queste è compreso il finanziamento Neoimpresa. Come funziona? Ricordiamo prima di tutto che è riservato alle imprese attive meno di due anni. Le realtà classificate come small business possono richiedere fino a 750.000€. La somma in questione può essere rimborsato in un lasso di tempo compreso tra i 2 e i 10 anni.
Il tasso può essere variabile o fisso e la cadenza delle rate mensile, trimestrale o semestrale.
Prestiti per i giovani imprenditori: il prestito d’onore
Un’altra opzione per chi cerca prestiti per start up è il prestito d’onore. Come funziona? Ricordiamo prima di tutto che è riservato agli under 35 disoccupati da almeno 6 mesi. Regolamentato dalla legge 185/2000, il prestito d’onore permette di reperire liquidità per aprire Partita IVA.
Prestito d’onore: regole e specifiche tecniche
Entriamo ulteriormente nel dettaglio del prestito d’onore parlando delle sue regole. Questa tipologia di prestiti per start up permette di coprire spese che riguardano l’acquisto di beni e attrezzature. Fondamentale è che il prestito duri almeno 5 anni.
In questo lustro il giovane imprenditore non può né vendere l’attività né iniziare a lavorare come dipendente a tempo pieno. Può invece fare dei lavoretti part time.
Il prestito d’onore è particolare anche per come viene erogato. Parte della cifra viene infatti messa a disposizione come prestito a fondo perduto. Cosa significa questo? Che il cliente non deve rimborsare né la quota capitale né gli interessi.
La restante parte della somma, invece, viene erogata come prestito a tasso agevolato, con un interesse inferiore del 30% rispetto alla media.
Concludiamo ricordando l’esistenza di bandi istituzionali ad hoc, dedicati anche alle imprese a conduzione femminile.