prestiti personali senza reddito dimostrabile
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Come avere prestiti personali senza reddito dimostrabile 2024

Finanziamenti senza busta paga 2024

Quando ci si trova in una situazione di temporanea inoccupazione, ma anche quando si esercita un’attività come liberi professionisti o imprenditori, presentare la busta paga come garanzia principale di solvibilità è impossibile. In casi di questo genere si ha comunque modo di accedere al credito grazie ai prestiti personali senza reddito dimostrabile.

Quando si approfondisce la situazione relativa a prestiti personali senza reddito dimostrabile è possibile chiamare in causa diverse soluzioni di accesso al credito. Una delle più vantaggiose è il finanziamento cambializzato. Questo prodotto, che sta tornando a essere popolare dopo diversi anni di calo delle richieste, si basa sulla firma di cambiali da parte del cliente.

La cambiale è un titolo esecutivo che funge da garanzia di pagamento e che il beneficiario del prestito, se vuole, può convertire in denaro contante. Le cambiali hanno natura forzosa. Ciò significa che, nell’eventualità di un mancato pagamento, l’istituto che le ha emesse può rivalersi in maniera immediata sui beni del cliente, qualunque sia la loro tipologia.

Il prestito cambializzato

Il finanziamento cambializzato, riferimento centrale quando si discute di prestiti personali senza reddito dimostrabile, dura al massimo per 120 mesi. Il tasso applicato a questo prestito è fisso per tutta la durata del piano di ammortamento. A tal proposito è bene ricordare che è anche più alto rispetto alla media dei prestiti in denaro.

Per quale motivo? Per il semplice fatto che, a causa dell’accessibilità ai clienti senza busta paga e agli iscritti alla Crif come cattivi pagatori o protestati, il prestito cambializzato è considerato un prodotto a rischio d’insolvenza. L’aumento del tasso rappresenta quindi una forma di tutela per la realtà creditizia.

Tuttavia i prestiti cambializzati hanno anche diversi vantaggi. Innanzitutto la concessione della somma avviene in tempi molto brevi, che possono essere anche di 24- 48 ore. Inoltre il beneficiario ha la possibilità di richiedere la modifica del piano di ammortamento, facendosi rifinanziare una o più cambiali. Opzione che consente di posticipare il pagamento di una o più rate.

Garanzie alternative al reddito

Quando ci si informa sui prestiti personali senza reddito dimostrabile è fondamentale chiamare in causa le garanzie alternative. Quali sono? La proprietà di un immobile sul quale non gravano ipoteche, l’incasso di un canone di affitto, la proprietà di titoli azionari, la titolarità di un assegno divorzile.

Tutte quelle appena citate rappresentano delle strade percorribili per ottenere prestiti senza reddito ricorrendo a delle garanzie alternative. Tuttavia è necessario fare delle precisazioni in merito alle garanzie immobiliari.

Innanzitutto è possibile presentare l’immobile a garanzia del prestito solo a condizione che non sia già gravato da diritti di ipoteca. Tuttavia è necessario chiarire che difficilmente si potranno ottenere prestiti con garanzia immobiliare se si intende richiedere un finanziamento di piccola entità.

Perché? La ragione è semplice. Se il valore del finanziamento è di molto inferiore a quello dell’unità immobiliare che si intende porre a garanzia del prestito, si potrebbe apporre sulla casa solo un’ipoteca parziale.

Ipotesi in cui per la banca sarebbe molto difficile rientrare in possesso del denaro prestato in caso di mancato pagamento da parte del debitore. Di conseguenza, sarà molto difficile ottenere un prestito con garanzia ipotecaria per somme relativamente basse.

Prestito vitalizio ipotecario

Quando si parla di prestiti con garanzia ipotecaria è impossibile non citare il prestito ipotecario vitalizio. Si tratta di una particolare forma di finanziamento che consente di ottenere denaro a fronte della concessione della casa di proprietà.

La particolarità del prestito ipotecario vitalizio è rappresentata dal fatto che il beneficiario del finanziamento non deve rimborsare la somma ottenuta. Spetterà ai suoi eredi decidere se rimborsare il finanziamento oppure lasciare la casa alla banca.

Ricordiamo infatti che possono ottenere il prestito esclusivamente quanti hanno un’età pari ad almeno 65 anni. Ai fini dell’accesso al credito è richiesta esclusivamente la proprietà dell’unità immobiliare mentre non sono necessarie garanzie reddituali. Condizione che fa rientrare i prestiti vitalizi ipotecari a pieno titolo nella categoria dei prestiti personali senza reddito dimostrabile.

Prestito con garante 2024

Un altro aspetto che deve essere sviscerato per capire bene come funzionano i prestiti personali senza reddito dimostrabile è la soluzione del garante, particolarmente congeniale per i liberi professionisti. In questo caso è opportuno ricordare prima di tutto la necessità di scegliere con attenzione il garante.

Deve trattarsi infatti di una persona con una situazione reddituale solida, possibilmente un lavoratore a tempo indeterminato, che si impegna a garantire il regolare rimborso delle rate di ammortamento in caso di insolvenza da parte del beneficiario.

In secondo luogo bisogna porre l’accento sulla straordinarietà dell’intervento del garante, che non può sostituirsi al beneficiario nel pagamento continuativo delle rate. Questo potrà infatti intervenire solo in caso di difficoltà da parte del beneficiario.

Ricordiamo inoltre che, nonostante della maggior parte dei casi sia un genitore o un parente a fare da garante, questo non è un requisito imposto da banche e finanziarie. Può ricoprire il ruolo del garante qualsiasi persona disposta a mettere le proprie risorse economiche a garanzia del finanziamento, indipendentemente dal rapporto che ha con il debitore.

Concludiamo specificando che nessuna realtà creditizia è obbligata ad accettare la richiesta di accesso al credito da parte di un soggetto privo di busta paga, anche se questo presenta un garante affidabile.

Prestiti d’onore 2024

Quando si passano in rassegna le varie soluzioni di prestiti personali senza reddito dimostrabile è necessario fare riferimento anche ai prestiti d’onore. Si tratta di un prodotto pensato per agevolare quanti desiderano avviare un’attività imprenditoriale oppure di seguire un percorso di studi.

I prestiti d’onore possono infatti essere rivolti sia agli studenti che agli imprenditori, a seconda del caso. Introdotto nel nostro Paese dalla legge n. 608 del 1996, questo tipo di finanziamento mira ad agevolare la costituzione di piccole imprese. Ed è proprio in un’ottica di incentivo alla ripresa dell’economia che con il decreto legislativo n. 185/2000 sono state stanziate nuove risorse.

In generale, a prescindere che sia rivolto a studenti o aspiranti imprenditori, il prestito d’onore prevede la concessione di denaro che è composto per una parte da capitale a fondo perduto, mentre la restante quota deve essere rimborsata beneficiando di un tasso d’interesse agevolato.

I requisiti da rispettare variano da caso a caso, a seconda da quanto stabilito dalla banca o dall’ente che concede il finanziamento. Di conseguenza non è possibile tracciare un profilo esatto per quanto riguarda i potenziali beneficiari di questi prodotti. Possiamo solo dire che hanno accesso ai prestiti d’onore solo persone che hanno compiuto la maggiore età e che al momento della domanda risultano privi di occupazione.

L’offerta di Unicredit

Tra i vari istituti di credito che concedono prestiti d’onore troviamo UniCredit che propone agli studenti universitari prestiti con importi fino a 27 mila euro. Il prodotto di riferimento è UniCredit Ad Honorem.

Possono ottenere il finanziamento tutti gli studenti iscritti presso le Università convenzionate con Unicredit. La somma concessa deve essere utilizzata per far fronte alle spese legate al percorso di studi. Il periodo di rimborso invece varia a seconda del corso a cui è iscritto il richiedente.

Terminato tale periodo, la somma concessa e che il richiedente avrà effettivamente utilizzato verrà trasformata in un prestito personale. Finanziamento che lo studente dovrà rimborsare, corrispondendo non solo il capitale ma anche gli interessi maturati su di esso.