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Prestito personale senza busta paga: guida alle offerte

Oggi richiedere un prestito è più facile rispetto a qualche anno fa. Le realtà creditizie prendono infatti in considerazione anche le esigenze di chi non ha entrate fisse. In questi casi, se si ha la necessità di reperire liquidità in maniera rapida senza chiamare in causa cifre importanti, si può fare ricorso al prestito personale senza busta paga.

Prestiti personali senza busta paga: facciamo chiarezza

Quando si parla di prestito personale senza busta paga si inquadra una soluzione che, come sopra ricordato, non necessita della presentazione di uno stipendio fisso come garanzia principale di solvibilità.

Questo non significa che il cliente possa richiedere l’accesso al credito in tutti i casi. Esistono infatti delle garanzie alternative alla busta paga, che vanno dal vincolo del TFR alla presentazione di un’ipoteca su un immobile di proprietà.

Prestito cambializzato senza busta paga: ecco cosa sapere

Entriamo nel vivo delle varie tipologie di prestito personale senza busta paga parlando del finanziamento cambializzato. Questo prodotto si basa sulla firma di cambiali, titoli esecutivi che, a discrezione del cliente, possono essere convertiti in denaro.

Le cambiali, che si possono configurare come vere e proprie promesse di pagamento, hanno valore forzoso. Ciò vuol dire che, in caso d’insolvenza, la realtà che le ha emesse può rivalersi sui beni del cliente, a prescindere dalla loro tipologia, senza bisogno di chiedere l’autorizzazione preventiva del Giudice.

Per richiedere un prestito cambializzato, come sopra specificato, è necessario presentare delle garanzie alternative, che vanno dal vincolo del TFR per chi ha alle spalle una storia come lavoratore dipendente al terzo soggetto garante per chi è stato appena assunto.

Prestiti senza busta paga con garanzie alternative: informazioni essenziali

Abbiamo già fatto cenno al fatto che il prestito personale senza busta paga può essere richiesto presentando garanzie alternative come l’ipoteca su un immobile di proprietà, la ricezione di un assegno di mantenimento dall’ex coniuge, l’incasso di un canone di affitto.

In questi casi è bene ricordare che le realtà creditizie accettano con maggior favore le richieste di accesso al credito che arrivano da chi può presentare come garanzia lo stipendio fisso.

Prestito con garante: le regole da ricordare

Degna di un cenno nell’ambito delle caratteristiche del prestito personale senza busta paga è anche la soluzione del garante, molto frequente nei casi dei liberi professionisti che richiedono l’accesso al credito.

Cosa bisogna sapere in questi frangenti? Prima di tutto che l’intervento del garante deve essere straordinario e che il beneficiario del prestito rimane il principale punto di riferimento per quel che concerne il rimborso delle rate.

Da ricordare è ovviamente l’importanza di scegliere un garante con un profilo creditizio valido, possibilmente un lavoratore a tempo indeterminato capace d’intervenire tempestivamente in caso di problemi economici del beneficiario principale del prestito.