Il sito inpdap-prestiti.it non è in alcun modo collegato ad INPS ed INPDAP, è solo un blog informativo NON ufficiale dedicato ai dipendenti ed ex dipendenti ora pensionati pubblici.

Prestito senza busta paga: cos’è e chi lo mette a disposizione

La definizione prestito senza busta paga chiama in causa una gamma molto ampia di soluzioni di accesso al credito. La caratteristica che le accomuna tutte riguarda il fatto che il cliente non è obbligato a presentare come principale garanzia di solvibilità lo stipendio fisso mensile.

Questi prestiti sono l’ideale per chi si trova in stato di disoccupazione temporanea, ma anche per i liberi professionisti o per chi lavora in maniera saltuaria.

Prestiti senza busta paga: le tipologie disponibili

Quando si nomina il prestito senza busta paga si devono prendere in considerazione diverse tipologie di prodotti, tra le quali spicca il finanziamento cambializzato.

Questa soluzione si basa sulla firma di titoli esecutivi noti appunto con il nome di cambiali. Grazie al loro valore forzoso danno modo all’istituto che le ha emesse di rivalersi in maniera immediata sui beni del cliente insolvente, senza passare dalla richiesta di autorizzazione al giudice.

Prestiti cambializzati: cosa serve per richiederli

Cosa serve per richiedere un finanziamento cambializzato, punto di riferimento essenziale quando si parla di prestito senza busta paga?

I disoccupati che hanno alle spalle una storia come lavoratori dipendenti devono vincolare il TFR, che non può essere toccato fino alla fine del piano di ammortamento, che può durare massimo 120 mesi.

I liberi professionisti, invece, devono presentare una polizza vita attiva da almeno due anni, considerata, in generale, un requisito preferenziale. L’ultimo caso da considerare è quello dei neoassunti, per i quali vale la presentazione di un terzo soggetto garante.

Prestito su pegno: come funziona e chi lo eroga

Un’altra opzione da approfondire nell’ambito del prestito senza busta paga è il credito su pegno. Di cosa si tratta?

Di un prestito che si basa sulla decisione d’impegnare un bene prezioso, che viene valutato da un professionista. Sulla base del risultato della perizia si procede all’erogazione del prestito, che è generalmente inferiore a 1.000.

Il cliente deve solo rimborsare le rate e, una volta terminato tale processo, presentarsi a riscattare il bene consegnando una polizza al portatore che gli è stata fornita al momento della sottoscrizione del contratto.

Prestiti tra parenti: ecco cosa sapere

Concludiamo questa breve guida dedicata al prestito senza busta paga parlando di un’altra soluzione molto valida, ossia il prestito tra parenti.

Legale in Italia, questa tipologia di prestiti prevede l’attenzione ad alcune regole di buonsenso. La prima riguarda la redazione di una scrittura privata, essenziale per avere punti di riferimento in caso di problemi.

Un altro aspetto da non trascurare è legato alle modalità di versamento della somma richiesta dal debitore. In questi casi vale il bonifico con causale chiara, essenziale per evitare a entrambe le parti qualsiasi problema con il fisco e con la necessità di giustificare cifre ricevute o versate.