Mutuo casa con durata ventennale: come scegliere tra tasso fisso e variabile
Il mutuo ventennale è uno dei finanziamenti più richiesti per l’acquisto della casa. L’attuale scenario finanziario ed economico non consente infatti alla maggior parte dei mutuatari di far fronte all’acquisto della casa sottoscrivendo una linea di credito con durata inferiore. La ragione? Le rate risultano troppo pesanti.
E se la maggior durata corrisponde a rate di ammortamento più leggere, per ottenere un mutuo più sostenibile serve guardare solo l’importo dei pagamenti periodici. Anche il tasso di interesse è determinante, ma va selezionato tenendo conto di quelle che sono le proprie aspettative e situazione finanziaria.
Se da un lato scegliendo un finanziamento a tasso fisso si ha la certezza di una rata costante nel tempo e si conoscono fin dal principio gli interessi che si andranno a pagare, anche il tasso variabile presenta dei vantaggi. Il suo valore cambia a seconda delle fluttuazioni dei mercati, di conseguenza è possibile ottenere un risparmio nel tempo. Ma allo stesso tempo, il mutuatario che sceglie il tasso variabile si espone al rischio di rincari, in caso di rialzi del parametro di riferimento.
Miglior mutuo 20 anni con tasso fisso e variabile
Per chi è indirizzato verso un mutuo ventennale a tasso fisso, il finanziamento più interessante attualmente sul mercato è il mutuo a interesse costante di Credem. Sono previste rate di importo costante per l’intera durata dell’ammortamento e non ci sono spese per incasso rata. Lo spread è dello 0,75% ed è possibile finanziarie fino al 70% del valore immobiliare.
Interessante anche il mutuo a tasso fisso di BPER banca. La rata, stabilita da contratto, rimane costante per l’intera durata del piano di rimborso, che può durare fino a 30 anni. Viene finanziato fino all’80 del valore immobiliare e il tasso di interesse è definito sulla base dell’Eurirs.
Per chi invece desidera sfruttare i vantaggi del mutuo ventennale a tasso variabile, una delle opzioni più allettanti del momento è Mutuo Domus Variabile di Intesa SanPaolo. L’interesse è calcolato sull’andamento dell’Euribor 1 mese o del Tasso di Rifinanziamento Principale della BCE.
Il cliente ha la possibilità di passare al tasso fisso ogni 3 o 5 anni ed è possibile finanziare una quota del valore immobiliare a tasso fisso (lasciando il resto a tasso variabile). Altro vantaggio è la possibilità di fissare un tetto massimo per il tasso variabile, il cosiddetto CAP.