Richieste prestito arredamento casa: i dati 2024
Crescono le richieste di prestiti per arredare. È quanto emerge dal recente osservatorio di Facile.it e Prestiti.it. l’analisi ha preso in esame un campione di oltre 70 mila domande di prestito personale presentate nel primo trimestre del 2024. Quasi un terzo (32%) dei richiedenti presenta domanda di prestito per finanziare interventi legati alla casa. Un incremento considerevole rispetto ai primi tre mesi del 2024, quando la quota dei prestiti casa era del 29%.
Un dato che, come sottolinea il responsabile prestiti di Facile.it Andrea Bordigone, è positivo poiché indica che gli italiani investono ancora sulla propria abitazione. La presenza di bonus per la ristrutturazione e l’acquisto di mobili rappresenta poi un incentivo per quanti desiderano rinnovare la casa e hanno bisogno di attivare un finanziamento. Allo stesso modo a spingere il mercato dei prestiti per arredare sono i tassi di interesse, particolarmente vantaggiosi in questo periodo storico.
Facile.it ha svolto analisi approfondite proprio in merito alle condizioni applicate ai prestiti per arredare e ristrutturare. Ciò che ne è emerso è che i finanziamenti richiesti per queste finalità presentano tassi più bassi rispetto alle linee di credito sottoscritte per altre finalità. Non sorprende quindi che i finanziamenti per l’acquisto di arredi rappresentino il 7% dei prestiti richiesti.
Chi richiede prestiti per acquisto mobili
Passando alla questione degli importi, mediamente per un prestito finalizzato all’acquisto di arredi viene richiesta una somma di 9.175 euro. Denaro che il richiedente si prospetta di rimborsare in 63 mesi. Per i prestiti ristrutturazione invece chi invece la richiesta media è di 17.973 euro, da restituire in 79 mesi.
Ma chi richiede prestiti per arredare casa? L’età media del richiedente è di 41 anni, ma circa il 30% delle richieste arriva da soggetti che hanno meno di 35 anni. In merito alla distribuzione delle richieste da un punto di vista regionale, le zone più interessate sono Friuli-Venezia Giulia, Liguria e Calabria.